L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946
/4 I 108 MARIO THEMELLY •gran salto in un mondo tutto buono e morale, ~pera concorde degli uomini rinnovati; l' altro dell'associazione - di derivazione sansi– moniana -:- che avreb.be dovuto risolvere in. una mistica e immobile unità le lotte politiche e sociali ; e sbocciava la. commossa evoca– zione dell'Italia che non era un pensamento di concrete realtà po– litich,e ma l'ombra di Un sogno di un poeta e l'espressione del– l'intimo rigoglio delle sue forze morali : ' la bella, la morale Italia ', -' l'angiolo di luce', 'il popolo. Cristo', che avrebbe dovuto svolgere ·nel mond-0 la sua missione secondo il ~oncetto caro alla storiografia ..romantica; e venivano ripetute le invocazioni alla Repubblica, che ,non er; poi tanto un determinato sistema. di governo quanto una .aspirazione dell'anima, un,bisogno di vita spir~tuale che solo in -quella - secondo la sua visione - avrebbe potuto concretarsi. L'as- / soluta immanenza della libertà ripugnavi' al mistico dualismo del ,suo spirito, la· dialettica della prassi parlamentare deludeva il suo .impeto ~omantico anela~te all'azione come ad un bisogno di puri– .ficazione. Sensibilissimo 'agli spunti romantici che muovevano la re– _,ligione della libertà, aveva fregiato di _quel motto le sue ba~diere, ma della libertà gli sfuggji sempre l'intima essenza ed il valore co- .struttivo, ed ostinato a concepirla nell' angusto schema di una ri– vendicazione dei diritti individuali le contrapponeva, cancellando ,una distinzione; la sua religione -del dovere, proclamando ques.t'ul– ,tima unicà aspirazione dell'' umanità trasformata' di cui era il pro• feta : contro di che l' eterno Machiavelli della storia si ribellava. Disprezzatore della lenta opera dei moderati, e nel fondo del .suo cuore 'diffidente del significato e dell'opera svolta dai pa;lamenti, ..a questi opponeva il fantasma della romantica Rivoluzione, creatrice -ed educatrice dei popoli che in .essa solo avrebbero assunto co– .scienza di loro medesimi. I ~ Dinanzi a queste formule l~ politica rivendicava la sua natura ,umana e la sua etern,a laicità, cui la religione 'sorge solo dall' in– terno, ,e della disprezzata politica Mazzini ascoltava l'amara risposlfl .sperime._ntando il vuoto e la solitudine che gli si facev~no intorno. In lui si compiva il destino di ogni rivelazione cui, nel dualismo •esasperato di tenebra e luce,, sfugge la terrena comprensione della ,realtà. Il suo messaggio, balzato sul-piano di-vino; b~uciava in una !solitudine profetica, si consumava nella !!peranza di, un' apocalisse. Biblioteca Gino Bianco \
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