L’Acropoli - anno II - n. 15 - marzo 1946

I I I 106 ADOLFO OMODEO riel momento in cui si rivelava l'infeudamento del ·partito liberale a grossi industriali e a latifondisti. · I Al congresso si venne a questo chiarimento. In un primo_ temp<:> i vecchi dirigenti retrocedettero e s~a~ano per abbandonarè le loro posizioni : poi si verificò in loro favore una mutazione. In genere i piu risoluti a portar(1 le cose a fondo erano quelli dell'Italia'. centro-meridionale, che avevano sopportato la posizione assurda per I • ' · piu di un anno e mezzo. Quelli del Nord inclinavano piuttosto per una soluzione intermedia, di centro, come si dice nel gergo- dei con– gressi, p 1 erché non avevan potuto apprezzare l'insanabilità del d's• sidio·. Quin1i non erano inclini ad appoggiar sino aJla fine coloro che re– clamavano una s.oluzione radicale. Ad auì:nentare la confusione interven• I • , , nero gli;autodefinitori di professione, quelli che nella loro intrepidezza deduttiva della dottrina non esitano a plagiare il termine nazio.nalso.. cialismo col termine liberalsocialismo·. Nel!~ babele che ne segui anche' dall'altra parte si ,dovettero commettere errori. Ad ogni modo risultò èhe si era verific~ta. una frattura nel partito che t~nto aveva fatto. nella lotta contro il fascismo e per la liberazione del territorio. • Lasciaµdosi alle spalle tutte le utopie e le, elucubrazioni dot– trinali, ne è uscito fuori un gruppo d'uomini che vuole _còncorrere con tutte le sue forze alla creazione di una democrazia ·repubbli- _ cana, libera da vinchli clas~istici, che senza escogitazioni di ardue novità vuol dare al popolo italiano un ordinamento capace d'ogni pro– gresso. Qualcuno forse obbietterà che ormai èitardi''. Ma ·qui si tratta non, ~i far calcoli_•politici ma di far quel che ·si deye. · E no~ pos– siamo prevedere l'efficacia d'un<\ 1 chiara'. onesta parola sugli· spiriti conturbati. di -tanti Italiani. ADOLFO OMODEO \ 1' -. BibliotecaGino B'ianco

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