L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946
1. t I I • ADOLFO 0MODEO dievali che ancora vigeva in Ginevra. D'altra parte la teoria della ~hiesa in'visibile, che sottraeva alla chiesa empirica di questo mondo le. prerogative e diritti assolµti sulla vita. del fedele, attenuava la possibilità di u~ rigorismo ecclesiastico· simile a quello cattqFco. lndl)bbiamente il. Calvino sostenne. aspre lotte per ripristinare nella :Sua comunità la scomunica ecclesiastica. Ma, la scomunica' ca,lvini- • I ·-stica era una pura sanzione disciplinare e temporale e non si ap- 1 poggiava, come quella cattolica, sui privilegi delle chiavi che pos– sono serrare e disserrare in cielo come sullà terra: ; mancava perciò del carattere paurò~o che la scomunica cattolica aveva ne~ Medio Evo. Tutto ciò favoriva l'intensità e la ricchezza di vita interiore Qelle comunità ugonòtt~ ;· mancava in ésse l'inaridimento• pauroso ,che ne.Ha chiesa cattolica era prodotto dalla polizia della controri– forma. La vessante disciplina ecclesiastica del Calvjno non bruciò mai .le radici della· vita interiore. A ciò si aggiunga che, analogamente al Lutero, il Calvinò attuò rn un altro campo una grande liberazione. Egli, come Lutero, nemico .accanito di ogni razionalismo nel dogma (per lui i razionalisti ita– liani che s'infiltravano in Ginevra, a oppàgnare il dogma trinitario .eran gli ~rtefici di ..Satana) n_el campo dell'etica, senza valerlo com– piva l'epùrazione razionale della vita etica.' Smantellando la dottrina •cattolica dei sacramenti, eliminava e immaginazioni teurgiche e neo'– platoniche,, e torbidi sogni mistici che per secoli avean gravato le .anime : ·la razionalità della ragion pratica veniva pien,amente instau– rata. Infatti, anche se elementi di misticìsmo · attraverso il Nuovo Testan;iento dovevano essere aècettati dalla chiesa riformata, tali ele– menti però· restavano rinchiusi nel pampo teorico del dogma; cosi, 'Per esempio, la sintesi umana e divina. delle due nature in Cristo;– l'unità e la trinità di Dio, ~ anche. l'imputazione della . .fepe a giu/ stizia; ma essi non avevano e~càcia;Jiell'àzione dell'uomo corrispet– tiv,a all'appello divinò. L'importanza di questa sempl~ficazione e pu- , rifica:zione della vita morale dagli elementi mistici e magici è ster– ,miriata, e da• ~ssa si ·svolse una nuova civiltà. Pe:r tutti questi motivi -noi' vedi~mo COIIleentro l'aspra buccia della teologid predestinati– stifa del Calvino,. come entro il duro sistema di polizia e di di.sci- ' plina dei costumi, si formasse un nucleo di vita rno:r;alec-qeprorompeva .) I, Biblioteca·Gino Bianco " l .
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