L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946

, ,.f ' I GIOVA_NNI CALVINO PRO.GENITORE DI LIBERTA 83 tesimo, disciplina estr-inseca e ·distruttrice di anim_e. Non solo, ma si dissolve anche il co.ncetto · medievale esclusivo, assorbente, della . chiesa ·che' piega feudalmente i singoli, L' ordine provvidenzialé si manifesta nei risultati e ·non negli ·inizi. In conc,u1:1ionenella prassi religiosa si svolge uri.a sfera· di libertà e d'associazione' antiteti~a al' dogma teorico della predestinazione. Naturalmente questo focol~re di ' , I libertà ha certi limitì : in un primo. tempo si sorregge su puntelli, sui dogmi della pr-edestinazione e della trinità. La libertà . non è [ I ' i conscia ancora· del suo diritto, ma si sprigiona dalla concreta pietà religiosa., Solo in piu matura fase la 1ibertà potrà rinunziare a tali puntelli.· Di questa libertà (va notato, che essa non è ancora libera– lismo, cioè riflessa affermazfone di libertà) i segni sono immediati .. Sobbarcatosi. all' ordinamento della chiesa ginevrina, il Calvino fin dal primo momento rivendica l'autonomia per la chiesa, per- la co• munità dei credenti, contro la tradizione luterana che ne lasciava! allo, stato I l'assoluto controllo, e ne definisce l'austera autodisciplinà. giu• ridica; quindi 1 si ha una limitazione dei còmpiti dello stato il qual'e si associa' all' opera edificante della com_unità religiosa. Su questo punto !l Calvino è intransigentissimo. · Quando i Consigli ginevrini tentarono di rivendicare per sé il controllo ,che sulle chiese esercitavano i poteri ·statali della Ger!Ilania e della Svizzera, il riformatore si oppose éon intr,ansigenza assoluta e preferi nel 1538 lll,sciarsi mettere al bahdo· da Ginevra' insieme coi suoi compagni: e quancfo nel '41, su richiesta stessa dei Gine– vrini, riprese l'attività interrotta, dettò le sue condizioni :. alla chiesa doveva essere lasciato il còmpit<\ di riforma del costume. In tal modo,. contro il principio della ragion 'di stato che nella seconda metà del secolo XVI si andava affermando dovunque, si, l~ 1 vò la chiesa cal– vinistica si può dire in tutta Europa, tanto che nel secolo seguente essa spezzerà i 'tent~tivi di consolidamento dell'assolutismo monar– chico in Inghilterra. Già precedentemente sotto i segni dd calvini-– s1110si erano consolidate le libei,rtà olandesi integrate però dall~ con– corrente azione razienalistica e democratica' dell'arminianesimo. Que– sta posizione dimostra come sia falsa l'interpretazione che di Calvino• han dato. taluni storici, per esempio Carlo Miiller, che nel rifo~ma– tore 9i Ginevra vede quasi un machiavellico. II Calvino invece si ' avvalse semplicemente del patriarcalismo politico 1ei comum me- i I

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