L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946

SCHEMI E REALTÀ DEL COMUNISMO 73 le nostre risor~e perché ne abbiamo ~oche, che ·dobbiamo organiz– zarle in modo da potenziare al massiµio le nostre forze di. lavoro; che dobbiamo evitare che ci siano dei privilégiati che riescano ad ottenere ·dei profitti eccezionali di congiuntura ? A me pare che siç1 necessario porsi su un piano nazionale di distribuzione di , questi prodotti per distribuirli nel senso migliore da un punto di vista eco– nomico e sociale. Ma perché ciò avvenga, bisogna che chi dirige la cosa pubblica sia veramente desideroso del bene di tutto il paese e di tutta la socjet~, e· non di qualche società, magari di una società per azioni! Questa vi•sione reali~tica della situazione è necessaria per capire chiaramente la posizione- del pensiero socialista, e comunista di fronte ai nostri -problemi nazionali., Per comprendere il pensiero socialista è necess'ario abbandonare tutti gli schemi astratti, che sono lontanis'. simi dalla nostra mentalità, e vedere le cose concretamente, _veder~ come lo sviluppo sociale avvenga gradualmente e sia una conquista dura e faticosa dell'umanità. Non ho parlato di ,comunismo in senso economico appunto perché il comunismo non è ,iJ problema del– l'oggi e non, è di attualità neanche nell' Unione Sovietica·, che ha . raggiunto il sistema socialista· e lo ha quasi completato. Noi non ci poniamo che i problemi che possiamo risolvere ; noi, oggi, possiamo· vaticinare questa societ~ comunista, mà essa, per realizzarsi, presuppone condizioni di produzione molto diverse, dalle quali forse siamo lontani. Tutti i concetti che noi abbiamo cari riappaiono nella stm,ia sempre piu potenziati e sempre piu realizzati ; sono dei principi che I l'uomo- sente, dei• desideri, <;!elleparole che assumono una forma concreta sempre superiore. Sono il concetto di l'ibertà, il concetto di giustizia, il concetto di 'ottimo economico '. Negli stati antichi , per gli schiavi non vi era libertà ; nello stato moderno liberi sono tutti, di diritto, ma la libertà✓,non può essere realizzata se effetti• vamente ,non è possibile esercitarla, e noi vogliamo appunto creare un sistema sociale- in cui l'esercizio della libertà sia possibile a tutti. Uguaglian_za, giustizia : altre parole che riappaiono nella storia, , principi che sono stati realizzati in varie epoche storiche, ma· sem– ' pre per nuclei ristretti, se pure di volta in· volta piu ampi. L'ugua– glianza' non era sentita, nel mondo antico in cui gli uomini non ,,

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