L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946

LA POLITICA, ES'.[ERA .ALLA CONSULTA 57 vediamo._germogliare copiosi, agiranno nello...stesso inodÒ della. leg– genda ,della vittoria mutilata dopo Versailles. Quanti coUab~'r;uono alla demolizione del fascismo passeranno per tradito!i e subi1Jmn0 il des,tino dei Sozia'ldeqiokraten .di Germania. Saremmo consacrati, come .popolo, all'isolamento della folli'a. Invece bisogn~ far presenté che in questo momento vi sorio'"in Italia forze le quali colla:bore- lrebbero .efficacemente per la soluzione del problema euròpeò, per superare la frattura dell'Europa iri due blocchi ; forze sazie dei vec– chi· nazionalismi, pronte a rinunziare alle _borie delle passate civiltà, che desiderano inserirsi in un mondo pi6. vasto e pi6. diffusamente civile, che voglion essere· un vi~ace elemento della confederazione europea. In somma bisogna far conoscere un popolo di quaranta– cinque milioni ~isposto alla collaborazione internazionale. A un tal popolo si può rendere pi6. facihµente giustizia che a un popolo che reclama su ·(ormule vecchie di nazionalità ris_cisse. Invece alla Consulta non si usci dallo schem~; ·in cui• il pro– blema era stato impostato dal presidente De Gasperi, e 1 si $egui non 'molto felicemente la routine del tradizionale_ irredentismo giuliano: L'Unico che po~e il problema del supera.mento degli stati chiusi, sovrani, e segnalò i danni di diete diplomatiche mentre occorrono parlamenti di popoli, è stato il senatoi!e Einaudi, attentamente ascol, tato dalla Consulta. A parer mio però l'argomentazione dell'Einaudi aveva un difetto : di poggiare esclusivamente su argomenti econo– mico-utilitari, che le dav;mo una fisionomia settecentesca: Invece problemi siffatti si possono risolvere anche contro l' interesse· eco– nomico, ma non col solo appoggio dell'economia. Contro il trasfe.rimento ·della nostra politi.ca estera .su basi eu– ropee indubbiamente si leveranno· le, obiezioni del còsi detto rea- · -– lismo, si griq.erà all'utopia, a:i pericoli dei sogni· poetici ecc. È la moda pseudo-realistica che non ha cessato d'imperversare •dai giorni del ~Bismarck, nonostante i rovinosi risultati di essa nel cinismo disumano· imperversato dal· 1914 al 1945. All'obiezione -si·· · può rephcare anche con una constatazione : che nonostante t_uttola !;!tessa politica detta realistica di questi anni si è svolta sull'asse di una fantasia titanica sconvolgitrice del gretto realismo : .la gigan– tesca cìarlataneria politica con cui Mussolini tenne per vent' anni I \

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