L’Acropoli - anno I - n. 12 - dicembre 1945

560 KARL HILLEB AND 4ella Chiesa, senza crucciarsi per un po'' piu o un po' meno. di inesplicabile. La moda, che in Francia è cosi ·potente e penetra in tutto, dava se'mpre piu forza àl movimento. La ricca borghesia cercava di èom– portarsi come l' alta nobiltà oramai divenuta innocua (questa si pro– fessava di idee molto ortodosse), e cominciò a considerare che 'non esiste sentimento meno aristocratico dell'incredulità '. Ben presto appartenne al buon gusto, per le signore dell'alta società, essere religiose, e persino gli uomini tem~v~no di appa- • rire fuori moda se avessero ·messo in mostra come nel '20 le loro idee voltairiane. ·Persino l'ex-vescovo di Autu:a, che una volta aveva- , benedetto la rivoluzione, sul campo di Marte, lo stonacato ed ammo– . gliato vecchio Talleyrand, si conciliò sul letto di morte colla Chiesa, che si fec~ rappresentare presso il vecchio peccatore da uno dei suoi servitori di piu alte speranze, l'abate Dupanloup (1838). , ~fono arrendevole era stato il suo_amico baron~· Louis, che una volta alla Festa p.eJia Federazione (1790) aveva servito il vescovo di Autuii come diacono. 'L'uomo distinto .che ' aveva restaurato per tre' volte le finanzè della Francia ' rimase fermo anche sul letto di \ . - morte (1837) di fronte alle insistenze dei sacerdoti, dalla cui co- mun~tà egli si era staccato quarantacinque anni prima ; e natural-' mente nessuii sacerd.ote accompagnò la sua salma al sepolcro. • I Quando però la tracotanza degli zelatori della fede sali tauto ) che il clero negò la messa funebre persino ad un conte Montlosier, che era rimasto sempre fodele alla Chiesa e ne aveya difeso la causa in tempi diffiéili, solo perché non volle rinne\;are le sue idee gal– licane (1838), allora si. sollevò persino un Cousin alla Camera alta, contro la, sempre piu ardita invadenté pretensi,1me dell~ Società qi Gesu '; rii.a la Camera alta non trovò piu una. talé intolleranza né ~traordinaria né degna di biasimo. La corte stess~ cominciò a ravvedersi. La regina era stat~ sempre in fondo al cuore credente : soltanto la fede pe11suo marito, che era piu salda che la fede al suo Dio, l'aveva potuta portare, nell' inte-,,· .resse del re, a sposare tre delle sue creature con eretici, e per il, quarto, il duca di Nemours, a cercare la mano di una potente prin– cipessa:, protestante. Appe~a -questa spera,nza nal!;fragò e ·1a discordia colla nuora luterana e e~ede del _trono, la duchessa d'Orléans, dinnae BibHoteca Gino Bianco

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