L’Acropoli - anno I - n. 12 - dicembre 1945
FÉLICITÉ DE LAMENNAIS 553 Riprendete, con lò spirito che I Ii animava, il _bastone' pastorale dei primi pasto'ri, e se. è necessario le catene dei martiri '. , 'I Romani s'orride~ano. Essi non volevan,o_ av~r da fare per nulla colle ' catene dei martiri ', e lo ' straccio di porpora ' della loro 1 J ' ' mondanità non · riusciva loro affatto· sgradito : {lnzi sapevano ben meglio deH' ~nfantile utopista fare i conti coi' governi delle grandi h , I , potenze, pere é sape~ano valutare la potenza del potere. · Con l'arte italiana di eludere e di ·procrastinarè, Gregorio X.VI riusci a non far mai arrivare ad un discorso il pio zelante ,oratore. Il Papa ricevette i pel-legrini ,solo a condizione ché non si facesse parola dello -scopo del loro viaggio.' 1 L'eloquente memorandum che il maestro e i due discèpoli presentarono, nel qtiale essi ricorda– vano umilmente i loro ~eriti per ravvivare la religiosità, ricevette un'amichevole ripulsa: il goverµo papale 'si guarda. bene da,lfincep.· -, pare menomamente la sua polit_ica con qualco 1 sa che al;>bial' appa– renza di gratitudine, e._da questo lato ,s'innalza al massimo sulle cose umane '. I ' ' Il Gallo sembrò vinto da11atino : mà il tempo doveva mostrare che quel primo urto che la_logica celtica unita' alla passione celtica aveva dato all'antico edificio romano lo aveva fatto vacillare per sempre. Il conduttore dell'attacco naturalmente dopo il primo insuccesso ,, , si era allontanato. Non perché ' l' esalazione sepolcrale che a Ron:i,a acqueta, culla, addormenta le anime' avesse av;~to un influsso an•\ che su questa a~ima. I discepoli 'potevano respirare il veleno che stordisce ; egli scattò su con piu impeto, ed il peso del SÌ:10 spirito _ potente ché proseguiva diritto avanti rim'haJzò come il proiettile che non penetra, ma torna indietro nella direzione quasi oppostà, ,' per vedersi presto infinitamente diviso dal ,punto ~ ·c1,1i era indiriz• zato. Ne segue un breve tempo di a;.ma;ralotta, net quale l'ira del ,disilluso sempre. piu aumenta, un amic9 dopo l' altro lo abbandona. Per un momento ben affi~iscono a lui nuo·vi amici : quegli uo– m1ini della rivoluzione senza Dio, che eg1i, una volta aveva bollati a fuoco, ri~onoscono in lui uno dei loro ; vienè al~ato sullo scudo, sorbisc~ a pieni sorsi tl favore popolare, che aveva bramato arden– Jemente per tutta la viia, e ' nel godiment_o si strugge di desiderio'' •. , . , Perché non è il suo mondo, non è il, mo,ndo che egli ha sognat~. j' I l
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