L’Acropoli - anno I - n. 12 - dicembre 1945
,. J, \ I o 544 KARL HILLEBRf:11\lD allo Stato da Luigi XIV in poi come. tradimento della vera religione. Non v'è da meravigliarsi se dall'altra parte ci si pose sulla difesa. Durò sette anni la lotta di ·Lamennais (e la seguivano i giovani sacerdoti) contro i gran maestri dell'' Università' - oggi si direbbe i, ' ministri dell'istruzione ' - : Mons. Frayssinous, vesccwo di Her– mopoli, e il suo successore, Mons. Feutrier, vescovo ,di Beauvais, i quali rappresentavano la causa del trono e dell' episcopato. Ma ogni sconfitta dell' ardito libellista era una vittoria di Pirro per la causa della cosiddetta Chiesa nazionale. La dichiarazione dei ve• scovi a favore del,l'indipendenza del re (1826), la condanna di L~- • ' mennais da parte del tribunale (1827), l'espulsione, dei Gesuiti ( 1828) e la chiusura dei seminari illegali, cioè di quelli che accettavano allievi nòn destinati alla carriera ecclesiastica, tutto fu dimenticato appena la rivoluzi~ne di. luglio, come ahra volta la Costìtuente, ebbe spinto nella braccia di Roma anche l'alto clero . ·che si era ' \ schierato coi Borboni. Era appena caduto il ' pi6 abomin&vole despotismo che abbia pesato sull'umanità daJl'origine del mondo'.- cosi qualificava adesso Lamennais il governo borbonico la cui causa egli nove anni pri!lla aveva com_parato a quella·' della Chiesa, della verità, dell'ordine'-, era stato appena 'abbattuto Carlo X, e già la: nuova scuqla dominava la Chiesa quasi irresistibilmente. / ' Solo la scuola, non il suo fondatore; questi doveva presto, d0po la vittoria, staccarsi dalla Chiesa, ché µon era affatto -di~posta a· , trarre immediatamente le ultime conseguenze delle sue dottrine \on l'impàziente è pericoloso zelatore. II nocciolo di questa- dottdna non era poi cosa nuova ·come poteva parere : nuovo era solo il modo con cui la si proclamava. ·Era. ancora la reazione del bisogno di autorità contro· l' in– dividualismo dello sc~rso secolo, come al tempo di Luigi. Xfl.I e XIV; ma com,e l'individualismo del secolo decimottavo era di•natura diversa da quello ' del decimosesto, cosi pure la reazione del se– colo decimonono era essenzialmente ·diversa di. -quella del deci- ,. moset'timo. Allora l'agitazione· come la reàzione erano stati' a(fari di sentimento e di ragione spèculativa; adesso erano cose dell'intelletto e della logica. Lamennais insegnava che ~é la conoscenza né i, sensi sono 1a- sicura sorgente della' cognizione_:· perché èssi appartengono I . Biblioteca G~noBianco,
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