L’Acropoli - anno I - n. 11 - novembre 1945

I 522 DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA zione del fallimento del convegno dei ministri degli esteri. (The Atom Bomb, in The Daily Worker, 10 ottobre 1945). L'Inghilterra, oltre a 'non disinteressarsi ' del porto di Tripoli, vuole di– sporre della Tripolitania come base aerea e di Bengasi come base militare, na– vale e aerea: ' in pochi mesi abbiamo acquistato il diritto di servirci di un luogo per i nostri scopi . . . in questo paese, che fu la meta immediata di tre dure campagne'. L'argomento' è p icoloso. Se gli Inglesi se ne servono, come potranno domani contestare ai Russi il diritto di assicurarsi basi strategiche in Ungheria o in Romania o in Austria? (Agostino Mori, Risor[;imento Liber~le, 11 ottobre 1945). Il problema italiano è in mano ai sostituti, agli esperti. Dipende da inchieste sul posto che potrebbero far la fine di quella disgraziatissima progettata dagli· anglo - americani per taluni paesi dei flalcani. Una fine, vogliamo dire, ~enza principjo. Ora una pace, sia pure provvisoria, bisogna_ darla ali' Italia. Non è ragionevole ormai misconoscere la sciagurata paralisi di ogni energia ricostrut. tiva che l'Italia deve, per non poca parte, al perdurante hgime d'armistizio. (Arrigo Jacchia, Il Giornale del Mattino, 11 ottobre 1945). Un avviamento ad un'amministrazione di larghe zone africane da parte delle Nazioni Unite con l'Italia fra esse, troverebbe l'Italia pronta al sacrificio di antichi ricordi di cui può esser fiera; ma a patto che si tratti di un generoso avviamento a nuovi orizzonti, non di u.na conquista mal truccata. (Carlo Sforza, Il Giornale· del Mattino, 25 ottobre 1945). All'estero un po' dappertutto vengono severamente giudicate le condizioni dell'ordine pubblico in Italia e ci viene attribuita una decadenza morale che dovrebbe giustificare il non equo 'trattamento che qualcuno vorrebbe ci fosse fatto ..... Noi sti~mo lottando ora per fare scomparire le conseguenze dello stra– ripamento della illegalità, e compiamo ogni giorno un passo su un cammino molto aspro, lungo il quale abbiamo diritto e bisogno della comprensione degli stranieri, specie di quelli che devono onestamente considerarsi corresponsabÌli con noi della nostra attuale situazione. (Giuseppe Brusasca, Il Popolo, 21 ot– tobre 1945). La decisione dei partiti di sinistra e di centro di boicottare le elezioni- an– nunciate per il 20 genriaio è stato il polpo di grazia per il gabinetto Vulgaris. Le sue dimissioni aprono la strada ad un gorerno pi6. rappresentativo. Il suo bilancio mostra che fu I uno sbagli,o il tentativo di governare la Grecia per niezzo di un governo 'apolitico', il quale degenerò presto in una cricca di militari ed ufficiali di destra .... Ed ora che Londra e Mosca si sono accordate sul com– pleto ritiro delle forze britannich,e russe dalla Persia entro il febbraio del 1946, ne seguirà che la Persia sarà libera· dalla minaccia q'una divisione in sfere d'influenza? Molto dipende dalla linea che seguirà il partito Tudeh (massa popolare) quando i Russi avranno abbandonato le province del nord dove è la BibliotecaGino Bianco

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