L’Acropoli - anno I - n. 11 - novembre 1945

\ 516 ORIENTAMENTI ' precedente che aveva culminato nel discorso di Brest.' Certo, l' impostazione 1 andava debitrice sempre alla fase precedente e ciò faceva si che la discussione ' vertesse piu sul problema della responsabilità del governo provvisorio-di fronte ' all' Assemblea che sui principi costituzionali in generale. Ma vi fu di nuovo questo : un cambiamento profondo nella disposizione delle parti, che, abbando- ' nando il precedente irrigidimento, cercano di intendersi. La trasformazione fu ·dovuta sopratutto al partito socialista è si concretò nel famoso controprogetto A:uriol, 'eccellente form~la di tr nsizione '. ia battaglia alla Consultiva cosi non si svolse tra degaullisti e antidegaullisti ; ma fra coloro che volevano evi– tar~ la battaglia fra il governo e l'Assemblea e quelli che volevano aggravare il disaçcord9 con De Gaulle per realizz'are delle unioni io vista della prossima cam– pagna elettorale. Al primo· gruppo appartengono i socialisti, il M. R. P. e e l' U. D. S. R; al secondo il partito comunista, il Fronte nazionale, i radicali e la destra. Le tre giornate' di dibattiti presentarono. aspetti interessanti e specie là prima giornata fu un vero e proprio torneo parlamentare ; ma è indubbio che il contrapporsi dei due gruppi sopra indicati faceva che spesso la discus– sione si' colorisse di motivi personali e vi interferissero motivi extra-costituzio– nali," come la rivalità fra il M.U.R. è l' U.D.S.R. Il dibattito alla Consultiva si apFi il 27 luglio. Già il 23 'la Commissione per la riforma dello, stato aveva ultimato il lavoro preparatorio decidendo di sottoporre all'Assemblea t,re proposte di risoluzioni. La prima, votata ad una• nimità salvo il socialista. Gorse, afferma: 'L'Assemblea respinge il progetto di ordinanza e il progetto di legge proposti dal Governo ' ; la seconda, dal votar la quale si astenner~ membri socialisti, dell' U.D.SJ. e del M.R.P. (Gorse,' Hainon, Lecourt, Bruguier.), affermava: 'l'Assemblea dichiara in ogni. ipotesi la necessità della responsabilità ministeriale i~mediata ed assoluta davaqti agli eletti del popolo ai ,quali spetta regolarne le condizioni di esercizio «; i rapporti dei poteri pubblici, assicurandone la stabilità ministeriale ' ; la terza: ' l' Assem– blea si pronunzia per una assemblea costituente sovrana, nella quale sarà ·assi– curata la giusta rappresentanza dei territori oltremare ', subi un voto vario : la seconda parte fu accettata ad unanimità, mentre la pr~ma con' otto voti contro cinque (questa volta però l'opposizione venne qa parte radicale). Già in qufste votazioni in, seno alla commissione il cambiamento è visibile : i socialisti, se– guiti in ciò dal M.R.P. e dall'U.D.S.R., s'astengono dal votare le mozioni che possano p,recludere ogni possibilità di riconciliazione. La manovra, inizia si il 20 nella votazione della mozione presentata da Pierre Cot, diventa chiarissima il 25, allorché socialisti e membri del.l'a U.D.S.R. abbandonano la rigida posi- }ione comunista e concertano il controprogetto Gorse, Ramon !l Hauriou,, in cui il principio della respo1;1sabi,lità ministeriale sentito- da tutti gli aderenti al C. N. R. era rispettato, ma le sue maglie erano cosi larghe che gli ideatori po– tevano sperare di disarmare l'opposizione di De Gaulle. ·La mossa era assai abile e rispondeva ad una visione realistica della si– tuazione e _delle forze in giuoco: forse si sperava anchè che, data' la differenza ide,ologica che divideva i i:adicali dai comunisti, i primi avrebbero finito col Biblioteca Gino Bianco

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