L’Acropoli - anno I - n. 11 - novembre 1945
L'ELEZIONE D,EL PRJ.NCIPE PRESIDENTE I 501 quelli c10e che non avevano aderito alla repubblica. per calcolo o per convenienza, par~N"adovessero sostenere· il generale Cavaignac, ch'era un repubblican~ di fede sihcera: ma quelli di tend~nze piu avanzate gli weferirono Alexandre Auguste Ledru-Rollin, cn' era stato membro del governo provvisorio dapprima,_ e poi .della com– missione esecutiva. Contro il Cav~ignac stavano le repressioni sai}• guinose del giugno, e le deportazioni fatte con metodi draconiani, quasi senza di~criminazioni: mentre i repubblicani ,d'accatto, ~ in quell'ora erano tanti, gli rimproveravano appunto_ d'essere un re– pubblicano convinto, che non aveva nemmeno esitato a dirsi fiero di essere figlio di un convenzionale'.regicida. La candidatura di Luigi Napoleone navigava ormai nel mare agitato ,della vita politica francese, essendo sospinta da un vento gagliardo e in singolar modo favorev(zlle. Egli era indubbiamente il candidato dell'ordine, e dei conserJatori. Oltre ai -giornali di di- - I retta emanazione bonapartista, furono per lui alcuni fra i maggiori quotidiani, 'che si pubblic3ivano in Parigi. Il Constitutionnel, che avev:a non meno di cinquantamila abbonati ; l' Événement, di Viçto~ Hugo, conquistato dal nome del pri#cipe ' au rayonnant mirage '; la - Presse, il giornale di larga tiratura di Émile de Girardin, si schie-· rarono concordi a favore di Luigi ~apoleone, e sos,tennero con fer– vore la sua causa, ch'era piu che mai la· causa della società come -era costituita. Purtuttavia, la propaganda napoleonica non rinunziàva , ' a sollecitare anche l'appoggio della classe lavoratrice : non era forse il Principe l'autore di quell'aureo trattatello che mirava alla estin- zione· della povertà?! Or ecco dunque che qualche nuova edizione di quest' operetta peregrina viene adesso pubblicata, e largamente di~tribuita : e ne~ sono pure pubblicate alcune edizioni ridotte, e ~iassuntive, per i lettori piu affrettati e meno esigenti. E poiché iii éssa Luigi Napoleone affermava che la classe operaia 'è come un popolo di iloti i~ mezzò a un popolo di sibariti ', egli non in- contrerà soverchia difficoltà ad essere considerato, ~làlla parte meno av':_eduta della classe operaia, co~e un socialista : e qualche stampa .qonapartista non esiterà invero ad affermare che il socialismo di Luigi Napoleone era veritiero, che egli non pagava l'operaio di sem- plici, parole come tanti altri uomini politici, e ch('l la sua elezione sarebbe stat~ veramente la' fine di ogni miseria. Il clero, e il par- ' I .
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