L’Acropoli - anno I - n. 11 - novembre 1945
/ I Bibliot 484 ADOLFO OMODEO .\ servatrici e reazionarie affioravano. La loro ~ttività entro il Comi• tato di liberazione di Napoli no~ fÙ che la ~rova generale dell'~l- tima crisi. . _ Piu tardi ripigliarono terreno. sot,raendo il principe ereditario 1 .alla condanna che contro ai lui ,aveva lanciato il Croce, e iniziando le , ·trattative, che dopo la mossa di Togliatti dovevano giungere in porto, della tregua istituzionale cosi ambigua e volta a tutto vantaggi(! deUa diriastia. Subirono ancora uno scatto del Croce nella fiera risposta· ' . . ' data al priij.cipe futuro luogo enente in occasione dell'intervista_ .al' Times,. ma ben presto si rifJ ero, ottenendo la fusione coi demo-. liberali che rappresentavano i latifondisti meridionali, gli uòm1m del governuccio di Brindisi. · :E vero che dapp~ima si stabili che i demoliberali sarebbero stati vagliati rigorosamente ad uno ad uno:; ma poi non se ne fece nulla: l' av~ocato Perrone Capano ~ra im: perversa in Puglia, dove agiscono le squadre di tipo fascistico (ma battezzate liberali) progettate, dicono, fin dallo sçorso anno. Uno degli u'om,ini piu autorevoli del partito va diventando il De Caro di Benevento, capo _di quel neo 0 fascismo combattute coq 1 accanimento ,da tutti gli antifascisti · fino al congresso di Bari. Pa- • ~eva che 1 i fa:lsi liberali berg~mini~ni do;es~e'ro 'esserè .esclusi : ma o~a lo Zanetti s' in~edia nel partito liberale co~e in casa sua e 1 si propone di escluderne i repubblicani. Peggio le cose .son precipitate dopo la liberazipne di Roma, col minist,ero Bonomi, 'il quale' con vecch~a abilità parlamentare faceva -il doppio gioco fra il luogote• ' nente e il C. L. N. Da allora il _parti~o liberàle ~nt~ò in rapporto· con i. grandi finanziatori ciie gli fornirono m~zzi _di sta~pa. Si so.o _tenuti a bada gli onesti e le p1rsone .di _ saldi co_nvincimenti che han cred-q.to di schierarsi sotto il vessillo della libertà. Si è andato dicendo c~e il partito non si de~e pronunziare sulla questiqn~ -isti– .tµzionale : cosa pen stran~ perché, i partiti d~von~ pure illumi~are e dirigere l'opinione pubblica. Si ,dice che un regime:libero è ugtdl– merit~ possibile in repubblicà o in I:Q.O~archiacostituzionale : ma, come abbiamo piu .volte .osservato, i.• liberali non han mai osato rivelare il metodo con cui una dinastia che 'DOn ha. piu nessuno· qei titoli- alla stima che la possano; porre a éapo dell' Italia, e ha violato e continua a violare. l'imparzia,ljtà politica ìn suo esclusi~Ò v~ntaggio, e ha s.acrificato·àgli int~ressi sU:qiquelli q.èlla patria, come I •
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