L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945
I ' \ LE FORZE ARMATE I . ! 435 lioni dì uomm1 non può re~tare senza una .politica militare. È yero che molti di noi ·(io · son fra costoro) aspirano ad. u~a confedera•. zione europea, nella 'quale il probleÌna militare dovrebbe trasferirsi su di un altro piano. M11,disgraziatamente a p~rer Ìnio, lè v~lontà direttrici 'di questo momento han sentenziato .che la federazione eu• ropea non è pròblema attuale e perciò bisognerà imporlo con l~ngo lavoro di persuasione, che potrà durare diecj come cinquant' anni. _È necessario perciò che. contin\liamo· a vivere, come nazionalità .chiusa per tutto questo periodo. E allora senza covare sogni di rivincite, anzi con il deciso volere -dt contrastarli, bisognerà .anche occuparsi di forze armatk che sian tutela della nostra libera v'ita ~ontro tutti i pericoli sia interni sia esterni. Essendo passato il' periodo dell'anti• militarirmo rumo,roso, che eccitò i nazionalismi piu che 'non li dis 0 solvesse, il còmpito militare ci appare connesso alla vita della na– zione, al suo rinsalda~ento morale : lo riconobbero fin dagli albori ' del Risorgimento i nostri padri, a partir da Ugo Foscolo. E non du– bitate : il peso della polizia militare della pace ci sarà affidato ben prima di quanto pensiamo 1 a richiesta proprio• dei vincitori i quali han troppo desiderio di ritornare -alle loro case. All'.assenza del popolo tedesco dalla vita europea è ben difficile che si ,voglia .aggiungere qµella del popolo italiano. Si tratta perciò di un pro– blema vivo e attuale. Ora il problema è proprio. questo : come di– sporci· a questo còmpito qu'asi certo, e come rinfrancare per un· eventuale servizi<'>militare la nostra nazione ~he in. questa guerra ha subito, pur c,.ol s~crificio eroicq dei partigiani, iln' amarissima iµortificazione che ci graverà ben ·'piu di Custoza, Lissa e Adua. Perché· non è l'essere sconfitto ,che amareggia, quando all'avversa sorte si sìa potuto rispondere con la disperata suprema difesa. Quello· che ci ha avvilito, diciamolo con cruda parola; è stata la sorte pe– corile che ci· è toccata, per cui dopo ·esser· stati soldati di seco!lda qualità al servizio del Tedesco, il Tedesco con poche· pattuglie ra– strellò le divisioni abbandonate dai generali, e tutto il paese ebbe l'onta di sentirsi inferiore a tutti i popoli, e vincitori e vinti. Questa è la spina ch_e ci travaglia e che ·i giovani sentono an• che piu dei .vecchi, che ancora si riJ:ordano del Carso e del Piave. E .a risanarci da questa mortificazione dovranno concorrere le forze armate che in qualunque misura potremo mettere insiem,e, n'é>nper .,,
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