L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945
' I DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA 477 progett,o modificata o differente che gli Indiani possano preferire. (India, in The News Chronicle, 20 settembre 1945). \ La reazione dei capi del C~ngresso pan-indiano alle proposte del governo, britannic~ è 0 di acerba critica. Essa è ingiusta quando affèrma che le proposte 'sembrano fondate sul rfovio- d'ogni progresso e sul tentativo di creare nuovi problemi e nuove complicazioni'. (India, _in The, Daily Herald, 24 settembre 1945). Oggi la condizione dell'Italia ... in preda alla tragedia piu grave della sua< stqria, non ha che le _ risorse del lavoro e ~pecialmente della sua terra su cui contare per la sua rinascita .... Proprietari e governo vadano incon'tro ai mez· zadri. Faranno opera di equità e di pacil_ìcazione sociale, anche se costa qual-– che sacrificio. (Achille Grandi, ne Il Lavoro, 21 settembre 1945). . , I Un governo che non ,sia di ordiqaria amministrazione dovrebbe poter tro– vare l'energia necessaria per risolvere la grave vertenza, secondo i veri bisogni. e gili autentici inte;essi del paese, assecondand~ gli sforzi della C.G.I.L. diretti a non acutizzare i contrasti di classe ed a migliorare la ~ituazione politica. Ma se )a via del governo rimanesse chiusa, Àfr lavoratori ne resterebbe una. sola·: quella della lotta.- (Giuseppe Di Vittorio, ne L'Unità, 9 settembre 1945). _ N elio sviluppo massimo della produzione è la salvezza dell'Italia, è il mezzo– per cui essa risorgerà a nuova vita. Non è questa soltanto un 'affermazione di principio : è u,na parola d' ordine che la C.G.I.L. con grande senso di respon• sabilità, ha lanciato ai ·lavoratori italiani. (Nino Gaeta, ne Il Lavoro, 26 set– tembre 1~45). I •
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