L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945
/ •• ERRORI DELLA SECONDA REPUBBLICA 453 indubbiamente in• preda le classi lavoratrici. Gli opifici nazionali (atéliers nationdux) non pot!'vano essere una sÒluzione: in essi, oltre centodiecimill! operài ricevevano un salario, che consentiva loro di· vivacch1are; senza fare alcun'. lavoro pro,ficuo ; e s; quest' iniziativa del governo provvisorio er3: stata, all'inizio, dettata dalla necessità di prendere d'urgenza una decisione che non tollerava d'esseré dif– ferita, esso avrebbe dovuto ben presto, quando vide che a questi centri di un lavoro fittizio accorreva un sempre maggior numero di di~occupati, esaminare e risolvere con qualche maggiore intelli- _ genza il problema grave e improrogabile di sovvenire al bisogno <jella mano d' opera disoccupata, senza per ciò gravarP, imp~odutti– vamente il pubblico erario. Poiché il progetto di Louis Blanc, di– retto alla creazione di un ministero del lavoro e del progresso, non avev·a trovato buona accogli~nza, né il govern..o provvisorio aveva saputo adottare tempestivamente altre misure :atte ad a','.viare a' so– luzione qu~sto ,grave ·problema, l' Assemblea non dette tempo alla / ' commissione esecutiva di provvedervi con i riguardi e le cautele che l' argomento pur richledeva, di -guisa che una d@cisione dura, forse cruéfele, fu alla fine adottata, quel1a di procedere alla ·pronta: dissoluzione degli odiati e, temuti opifici nazionalì . .E la conseguenza fatale di tale ri1?oluzione furono le tragiche giornat~ dell' ultima decade di giugno, che videro il disperato , furore del proletariato 1 • parigino in armi, e la risoluta fermezza del genèrale_ Cavaig11ac, cui l' Assemblea, nel pieno della lotta sanguinosa, conferi poteri dittatoriali, mettendo ,brusca~ente ;illa porta la commissione ·ese– cutiva dei cinque. I La propaganda boòapattista non aveva Cl:lssatodi ·soffiare nel fuoco delle passioni popolari :. es·sa, con i suoi giornali, aveva ali– mentato lo spirito di rivolta degli operai de.gli opifici 'nazionali, scagliandosi contro i membri d_ellacommissione esecutiva, eccitando il rancore dei poveri contro i ricchi, additando inei banchieri, nei capitalisti, negli ebrei, negli· st~anieri, i nemici del popolo lavora– tore, Il richiamo alla gloria del primo Napoleone era stato inces– sante: il Còrso e'ra r_icordato come l'Imperatore della pace, giacché, se aveva fatto la guerra, egli vì era stato costretto, per assicurare a tutti una pace durevole, e la libertà. A sentire i 'giornali bona: partisti di questi giorni, l'unica ambizione di Napol'eone I era quella
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