L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945

450 CESARESPELLANZON I ' ' tricità. Il Lamartine, che ne perorò l'accettazione, era indubbiamente un grande oratore, di I rara potenza e persuasione : ma, quesl!l volta, . egli fu forse inferiore a se stesso, oppure quest'Assemblea, la quale era emanazione di un paese eh' era stato sorpreso, E>enon anche sgomento, dalla proclamazione deila repubblica, sospinta dalla cre– scente gravità dei casi ai quali doveva ogni di piu tener fronte, era forse sul punto di rinunziare a quello spirito di adattamento e di rassegnazione, che l'aveva indotta a far atto di adesione al regime uscito dalla rivoluzione di febbraio : s.i faceva infine sentire in ess~ .quella 'implacabile e ,sorda ostilità della destra', .quasi tutta legit• timista e clericale, che probabilmente si lusingava di trovare, nel– l'impotenza della repubblica, fatta segno alle insidie di subdoli ne– mici, il mezzo m1gliote per riportare sugli scudi l'ultimo rampollo della dinastia borbo 1ca. Ci fu bensi chi seppe ricordare come non dovesse essere convalidata l' elezione di colui il quale era ve• nuto due volte in territorio francese a far valere a mano armata i · suoi pretesi diritti ereditari, e che al presente era qua e là salutato col grido di 'Viva l'Imperatore'. Ma qhesta voce della prudenza e della previdenza fu alla. fine soverchiata dalle assicurazioni del prin• 'cipe Napoleone, il figlio dell'ex-re di Westfalia 1 il quale non esitò ad impegnare la parola di suo cugino, affermando che l'Impero era un ricordo, che nessuno dei membri della famiglia Bonaparte si i \. I proponeva di ipvocare, né per il. presente, né per l'avvenire ; e da due lettere, che Luigi,Napoleone• aveva in,precedenza inviate a due rappresentanti suoi amici, delle qual" fu a questo · punto data co• · municazione all'Assemblea, e nelle quali il principe dichiarav11 che egli s'era bensi mosso due volte con le armi in pugno contro la monarc~ia di rluglio, inquantoché essa era stata creata di sorpresa e da un ristretto gruppo di persone, . laddove ,egli era adesso de– cis? a inchinarsi dinanzi ali' Assemblea creata dal suffragio universale, e al gqverno repubblicano emanazione di questa medesima Assem– blea. A, cui si· aggiunga che si dichiararono per l' ammissione di Luigi Napoleone anche Jules Favr~ e Louis Blanc : il primo, dicen– dosi persuaso che il mantello imperiale non si' addiceva aila mode– sta taglia di q,uesto principe ; il secondo, che già aveva votato contro ,il bando. inflitto ai membri , delle famig\ie borbonica e orleahelle, perché riteneva che le leggi di proscrizione fossero leggi essenzial- • I Biblioteca Gino Bianco

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