L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945

DELLA SECONDA REPUBBLICA, 447 al rispetto ·delle persone e delle proprietà ; e finalmente a· che il governo si occupasse risolut~mente della sorte dell' Italia e dMla Polonia, la protezione 'della causa italiana e la ricostruzione nazio– nale della 'Polonia essendo argomenti che pareva stessero. partico– larmente a cuore degli .agitatori estremisti. Insomma, la propaganda bonapa'rtista, mentre presentava il. principe come un repubblicano inflessibile, faceva uso dei piu disparati motivi, si serviva di tutto ciò che poteva ,attrarre verso il nipote dell' Imperatore l' interesse e la simpatia del maggior numero di elettori nessuno eschiso, fa. ceva appello ai ricchi e ai poveri, ai rerubblicani e ai mon7rchici, ai timorosi e ai coraggiosi, ai vecchi militari col ricordo delle glorie guerresche dell'Impero; a quanti temevano .che la repubblica fosse apportatrice di guerra, a· coloro che erano pavidi dei disordini della rivoluzione e a qùelli che della rivoluzione vantavano i risultati· e da essi si ripromettevano ulteriori benefizi: era pertanto una propaganda squisitame.ntè demagogica, fondata principalmente su di una, restri;àone mentale, la quale è in ogni modo sorprendente non sia stata presuppo• sta o indovinata dagli uomini scaltriti e disinteressati che favorirnno l'a- ' · scesa del principe. La c;onclusione di cosiffatti maneggi fu tale, che il 5 giugno Luigi Napoleone BoD;aparte venne eletto dagli elettori della Senna rappresentante loro all'Assemblea, con oltre ottant3:quattromila voti. Quale fosse il vero significato di codesta elezione non sarebbe stato facile indovinare, dato che con Luigi Napoleone furono pure èletti, ancora nel dipartimento parigino, sei uomini appartenenti aÌla sinistra dinastica del tempo di Luigi Fjlippo, tra• i quali il Thiers, e• tre socialisti di tendenzé molto avanzate', tra i quali il Proudhon, mentre nessun repubblicano di tendenze moder.ate, e consenziente eon . gli uomini prevalenti in quell'ora nei consigli del governo, poté essere eletto, in quest'occasione, a Parigi. Ma quel che volesse dire l'. e– lèzione del principe· incominciò aci essere evidente, se non a tutti, agli. uomini pensosi e avveduti, quando fu risaputo che Luigi Napò– leone era stat~ parimenti eletto, quello stesso giorno, in due altr_i dipartimenti, con votazioni cospicue; che pertanto qualche centinaio di migliaia di voti si. erano riversati sul nome di lui., E un giornale honap~rtista, Le Napoléonien, il giorno dopo, senza nemmeno atten– dere la proclamazione ufficiale della triplice elezione del princ~pe, si affr~ttava a da;re un'auten_t~ca interpretazione, del fatt_o,additando '.

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