L’Acropoli - anno I - n. 10 - ottobre 1945
446 CESARE SPELLANZON particolari' interessi : e anche i fautori del principe, e il · principe stesso, non esitarono ad approfittarne. La· propaganda a favore di Luigi Napoleone non era ,mai stata intermessa; gli eventi straor~i– nari di quei giorni decisivi indussero il principe e i suoi fedeli ad_ intensificarla e perfezionarla. Essa era . stata fatta mediante alcuni pochi giornaletti, che per lo pi6. ebbero vita effimera, e dubbia dif– fusione: ,si fece quindi col mezzo di stampati affissi alle cantonate– della capitale, e di altre città francesi, quando, 'in occasione delle -elezioni suppletive dei primi di giugno, la candidatura del principe all'Assemblea nazionale parve essere. accolta con i segni di una·cre– scente simpatia. Luigi Napoleone era stato costretto a tornare in gran fretta a ·Londra,_ e quivi 'stava tuttora in vigile attesa, dopo che· il .governo provvisorio della repubblica gli aveva rivolto perentorio invito, l'indomani de rivoluzione, di lasciare. immantinenti -il suolo . .della Fraqcia, essendo egli giunto segretamente a Parigi qualche giorno prima, certo nella speranza di imbattersi• in qualche congiuntura fa. vor~vole ai suoi ambiziosi fini. A Parigi, e~ altrove, i suoi fedeli, pochi di numero, ma attìvi, tenaci e privi di scrupoli, agivano per ' lui. A mezzo di manifesti St/:lmpati,gli elettori di ogni categoria erario sollecitati a testimoniare· la loro riconoscenza a colui che per sei anni, dal 1841 al 1846, stando chiuso nella prigione di Ham, si era preoccupato ' del miglioramento 'dell~ sorte della classe operaia ' scrivendo un libro, L'extinction 'du paupérisme,, che' poi la polizia di Luigi Filippo aveva perseguitato e sequestrato; cosiçché l'elezione del principe avrebbe avuto anche il 'significato di negazione della m"o– narchia di luglio, insieme a quello di rivendicazione dei diritti na– zionali di fronte allo straniero. Quale fosse lo specifico p~ograinma di politica interna di Luigì ~apoleone lo diceva un altro stampato, che fra l'altre firme portava quella di Victor fiugò, e di. Mare Caus– sidière, quest'ultimo fino alla torbida gfornata del 15 maggio '48, 11ella quale fu sospettato di avere trescato con gli estremisti dei clubs parigini, prefetto di polizta ·nella capitale 1 della repubblica: in esso -era attri9uito al principe il proposito di soste 1 nere il governq re- -pubblicano, e di vegliare al mantenimento della sovranità popolare, "':'lassimo postulato d~lla rivoluzione di febbraio, al miglioramento delle ,condizioni delle classi lavòratrici, alla estinzione della miseria "éol .,m~zzo_ del lavoro, ali' inc~raggiaménto -delllindustria 0 e del commerciò, \. ' ' . . Biblioteca Gino Bianco '
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