L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945
) 348 GABRIELE PEP.E la reazione di agrari e industriali alle richieste economiche e sociali -dei lavoratori non avrebbe trionfato se il paese estraneo -agliinteressi · -economici delle parti lottanti non avesse pr~ferito la tranquillità e .l'arrivo puntuale dei treni .alle lotte soqiali ~ politiche con tutti i loro inconvenienti. Non avrebbero dovuto gli Italiani disperare, cioè, :dei' vecchi ordinamenti democratici -;;Ome invece disperarono. E di– sperarono perché una péssima· lettera.tura e una predicazione di beJ• Juirto attivismo avevano isterilito -la pianta dell' uqmo libero. · · Ben diverso i(caso del Risòrginiento quando un_popolo sperò ogni. b-ene dall_a libertà. Se ancora intorno al 1830-35 l'Italia appariva· deserto -e terra di morti, dopo meno di un venticinquennio (lo stesso periodo <l" tempo del- fascismo) sbalordi il mondo· c~n la SUI} rapida rina• ,scita, con gli ordinamenti liberi dati'si con s'enno e coraggio. Il po• •· polo italiano, che si seppe dare allora un ordinamen:to unitario che neppure il disgoverno fascistico p~té spezzare, e_il popolo che subi il fascismo erano lo stesso popolo : ma l'ambiente del Risorgimento e quello del fascismo differir_onoprofondamente nelle idealità umani– stiche che Ì'uno p(trsegui ~on 'féde e coraggio ; n~i miti animàÌistii. -che propagandò il secondo. ·Ma in entrambi i cast errerebbe chi ·credesse che la scuola creasse l'uno o l'altro movimento.; la scuola subi l'ambiente. Ora noi affermiamo che la scuola .dovtà nel pros– ,simo avv.enire influire sull'ambiente cult~rale e politico· educando 1 .alla libertà. _ In questq senso io vi affermo che· il problem!l della scuola non è problema religioso né poli-tico ; è problema etico, il proolema cioè della creazione dell'uomo libe~o, che è. ben diverso <lai problema della creazione dell'uomo felice in questo mondo (pro• , blema poli'tico) o nell'altro (problema religioso). Ma noiÌ intendo qµi sollevare l'arduo problema de.i rapporti tra religione e scuòla; l'ar- · <luo e sempre --vivo, dolorante problema della libertà' délla écuola <la ogni ingerenza. confessiona!e ; e non perché io non abbia assunto', - 1 · ' .al riguardo, posizioni precise per, la pi6. ampia lìbertà della ,scuola-: libertà per gli'. enti reiigfosi di màntenere le loro scuole ; libertà totale,. da· oini ingerenza sacerdotale,. nella, scuola di stato, e priv~ta_ non -confessiònale. Quando io dico che· 'il problema della sc~ola non è problé~~ religioso né politico voglio a'ccentua:re il fatto che,il inae• • I -.· - , stro non è chiamato a creare nel fanciullo il senso del divino, del . o sacro, e non è chiamato neppure a creare l'uom,o di parte, ma è chia:: . ' BibliotecaGìno Bianco
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