L’Acropoli - anno I - n. 7 - luglio 1945
·, 294 ADOLFO. OMODEO Né cre'do che tale· sistema sia ìn grado d' imp~dire le guerre,· nòn solo pen;hé quando si creano le passioni veementi, la coscienza di servitu e il d1t-sideriodi liberazioné, quando, ricostituendo e com-. primendo i vecchi stati nazionali, si facilitano· i nazionalismi vecchi e nuovi,_ si è al preludio della guerra, .miJ perché la st~ssa igno• ranza - da parte delle potenze egemoniche - circà le ·pericolose con· seguenze della prassi seguita. offre le_ c·ondizioni .·prossime per ùna ·esplosione violenta. Si può fare cori successo anche una· politica gravata da molti rischi e pas~ività, purché. delle passività si tenga , un esatto bila~cio e si provveda a compensarle con un. attivo d'altra provenienza. Invece con, il sistema· delle zone d'inflilenza il calcolo diviene impossibile ; il passivo è risospinto fra gli ' imponderabili ' e fra gli imprevisti che· ~andano in rovina qualsi1lsi ·bilan~io. A ciò· si aggiunge che il sistema delle influenzt! poggerà su di . un accordo a tre che può essere sempre scosso, specialmente quando le .forze_politicamente .irresponsabili dei territorÌ-vassalli ttoverartùo_ un qualche modo d'influire sulle grandi potenze, ai fini loro propriL Non si potrà impedire che nel!' Europa vassalla, nasca un qualche Pasic o un V.enizelos, che speculi sul fatto ~he, fuori della teologia, il tre .non è uno. Le potenze egemoniche non devono dissimular– selo : mancando- i territori delle zorle d' influenza di un diriuo cli azione internazionale pieno, se lo formeranno per vie oblique e pe• ricolose .pet tutti. Sarà iL mercato nero della politica. Si obiette~à che tuttavia la guerra non sarà possibile per lo squilibrio_Jra l~ zòne sottoposte ad influenza e le tre potenze che controllano. È: bene ri: cordarci che non siàmo né profeti né figli di profeti. Non solo noi ignoriamo i rivoluzionamenti tecnici che re,cheranno i ·prossimi de-. cenni; ma potrà benissimo verificarsi qualche ~ituazione analoga· a quella del ,1935: quando _interessi ~conomici dei paesi vincitori ave- · vano rianimato le industrie tedesche, la Francia seguiva una poli– tica C-?ntraria a quella. inglese, la Russia .desiderav~ che· le potenze deU'Occidente si' rovinassero. fra loro. in mutua guerra, l'Inghil'terra non aveva a bordo delle sue corazzate le necessarie or,e di fuoco · per impedire l'i.ìnpres~ etiopica di Mussolini, e·. il suo ministro de– gli esteri .scoppiava in pianto (fatto inaudito) nell~ Camera dei_Co-. munì. Allora nelle menti ebbre dei dittato:\"i (,orgeva il piano· di. arrischiar tutto pella guerra, -per -la possibilità di ~ battere in vo- . Bibliote.ca Gino Biànco. -~ _;,
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