L’Acropoli - anno I - n. 6 - giugno 1945

RASSEGNE 283 guerr11i i giud_ic_isono soldati çhe hanno la loro conseg~a, gl" accusàti sono nemici, i giudizi battaglie '. Regimi ·caporaleschi·, totali tari, fasci.stici, napoleo– nici si somigliano riel· disprezzo d.elle leggi : ·•.i nostri ·nepoti non crederanno se non Jaranno il -p-i6. degradato dei -popoli, che si sia~o ·fatti comparire ·da'. vanti ai tribunali mili.tari dei legislatori, degli scrittori, degli accusati di delitti politici; dando cosi con feroce ,derisione, per: giudice dell'opi~ione e del pen- . siero, il coraggio senza lumi e la sottomissione senza intelligenza '., È anche corretta la .contrapposi;i~ne tra gli eserciti àntichi, bellicosi per natura, e i moderni, bellicos.i perché ubbriacati dalle propagande na,zionalisti– che : 'pòiché è ·inesauribile il ·vocabolario dell' ipo'crisia e d;ll' ingiustizi~ ', i ~ \ . ~ • gove.rn' i militaristièi trov11no sempre i pretesti per 'colorire', come diceva Machiav~lli,' le loro iniquità. ·u c;nstant è potente--iiel dire a quali' sofismi e a quali' imp~sture si fa 1 ricorso per giustificare le guerre di-conquista. Quelli ;che ancora ~ggi, sia pure -in sordina, trovano mo_do di 'difendere le infamie deile aggressfoni alla Spagna o alla Grecia, ascoltino : 'Sotto il pretesto delle p~~cauzioni. dettate <Mia, previden~a, questo gov'."'j1~(militaresco]. attac~herebbe i suoi vicini pi6. pacifici', i· suoi alleati pi6. umili, supponendo in loro dei pro-, getti ostili e' come prevenendo d~lle aggressìoni meditate. Se i disgraziati og– getti delle sue ca,Ìunnìe · fossero facilmente soggiogati, ·egli si vanterebbe di' averli prevenuti '; se essi avessero il tempo e ·1a forza di· resistere : voi lo vedete·, 'griderebbero, esai vole;à~o 1; guerra, dal _momento che si difendono'. Ma. il ipale pi6. grave che' fanno questi nefasti_' r_egiini è la depravazione mo-· r-ale cui _p·ortano i sudditi·. e 111decadenza culturale dei gi·ovaDi strappati agli_ studi e portati ad._àbbrutirsi nelle vittorie. L'uniformità (ci si potrebbe cfomandare) è prodotto" della demagogia o del dis:potismo? Del)' u~~ e ·dell'altro·,· risponde il Constant, ' perché· in fond_o ai due estremi c'è volontà di tirannia' e oblio delle. forz~ morali. Ma nell'errato ·calcolo che fa delle forze ~orali, . la tirànnide' distiugge se .stessa: il tiranno che 'ha troppo pres~nto,della degradazione del mondo ' si trova di contro, a un certo momènto, tutto. il mondò raccolto insieme a' difesa di quei' valori sui quali. si era· esercitato il sarcasmo dei conquistatori, -i quali 'restano truf- fati _dalla,loro propria corruzione '. , ,. . Lo· ~pirito' dì conquista non è legato, come ,sembra crede_re Constant, alla psicologia di al_cuni uomini; ~ 1 legato invece alla conformazione morale dei po– poli europei,. ·alla loro storia; è- consegu~nza dei loro 0 nazi_onalismi.· Non lo si combatte se µon tentando. la federazio~e•degli stati europei o loro strette al- • Ieanze, in campo politico; lo si corybatte in campo culturale .combatte_ndo quei grandi corruttori dei popoli che sono. i letterati stipendiati, che ieri coine oggi come doman1 'scrivono delle fr~si secondo le direttive del_giorno \ coloro che ' ~ra vantano- la demagogia ora il dispotismo ora la carneficina, lanciando, per · quanto· è in loro, tutti i flagelli sull'uman-ità e predicando il ni°ale in mancanza della capacità di· farlo.': · non è un caso che il fascismo sia stato alleanza di caporali e di accademici. , _,.J

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