L’Acropoli - anno I - n. 5 - maggio 1945

:ì 228 DALLA STAMPA ITALIANA .E STRANIERA ... città e le nostre campagne, ch'essi stanno salvando per l'Italia le officine _e le. istallazioni che le vicende della guerra _e la furia distruggitrice del nemico avevano finora. risparm ia.te. E il. n9st;o CQOre.esulta, men'tre i nostri fratelli de} Nord versano il loro sangu,e nella vitiorios.a battaglia impegnata per salvare all'ltali,a un altro patrimonio, pii'.i'prezioso di tutti beni matetia1i: la dignità del nostro popolo,· (L'Unità, 26 aprile 1945). Il Premier inglese Churchill ha perfettamente definito l'obiettivo pelitico· fondamentale e finale del suo governo, non meno che di quello rusèo e ame– ricano, ne_i paesi liberati e occ~pati : realizzar.e u~a con•dizione di cose tale che permetta, al momento delle elezioni, ·fu integralmente libera manifesta-· i ,.., . ~- zione della 11olontà popolare. Questo è pr::,eoisamente quello che noi chiediamo agli. Alleati, e nient'altro, che questo. Oggi, la prima applicazione di questo principio è ohe le f~rze democratiche italiane,· le. quali hanno realizzato la lotta antifascista e antinazista, .siano lasciate pienamente libere d' intendersi fra loro per la l)OStituzione del nuovo governo. (Luit?i Salvatorelli, La Nuova Europa, 6 maggio 1945). Vi è una larga e crescente disposizione a riconoscere la necessità dell'unità .nazionale nei cruciali anni avvenire e l'assoluta· sincerità della s'!llecit_udine di Churchill per essa. Ma si è molto meno disposti ad accetta_re, come·prezzo, che l'unità continui ad implicare la p; evalen.za della reazione c~nservatrice, Come può il p!Jpolo di questo paese confidare che un governo conservatore rappresenti il suo pensiero i;iella famiglia mondiale delle nazioni democratiche nascente dalla comune vittoria s·ul fascismo ; che prosegua la politica di Crime!I; che· mantenga · l'amicizia con l'Unione Sovietica ; che schiacc il fascismo in Europa; ché si allei senza esitazione ai movimenti di liberazion~ democratici ed antifascisti ; che tP-nga a 'terra la Germania ~ n·on si richiami . alla vecchia protezion_e della reazione per quella? Può dimenticare che' i conservatori tollerarono, solo perché costretti, la direzione d1 Churchill; che lo tennero n_ell'isolamento durante g,li anni in· cui vomitaronò Mona_co; che la ma~or parte otò per Chamberlain. fino · l!I• · l'ultimo, anche quando Churchill andò al potere ; che uria _larga percentuale costrui U? proprio cameratismo. anglo-germanico ed applaudi Hitler e Franco; Mùs- . . . . \ solini ed il Giappone; e che anche oggi nella critica divergen_za sulla politica di t Crimea ve_ntidue deputati conservatori (contro_ un solo del partito fabui:ista) die– dero voto sfavorevole al go.verno mentre un gran numero, 'e tra· questi il pre– sidente del gruppo parlamentare, n:(anifestamente e defibe_ratamente ·si astenne e rifiutò il proprio appoggio. Se questo è stato il loro atteggiamento sotto la pressione deila _g~erra, eh~ cosa si· può attentiere ·quando· tale pressi o~~ · verrà . meno ... ? (R. Palme 'Dutt, Lab~ur Monthly, aprile 1945). . , ' . "-, -· ;-·-::: \.'..,.: :-~-~-:·:. , Il Nord non riserva le sorprese di guerra civile, di )acquerie, 'di bolsce-. vizz~zione: d,i cui con tanta leggere'zza si parla nei salotti romani. La classe op~raia ha perfétta coscienza ad un tempo della sua f_Qrzae dei su~i doveri • •· Biblioteca G~no Bianco

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