L’Acropoli - anno I - n. 5 - maggio 1945
• , ORIÉNTAMÈNTI 223 sovrabbon!1anza di merci da esportare, la Germania intraprese acquisti_ ali' in– grosso di,..beni èssenziali mediante tr~tt~ti di lunga du.rata e ,prezzi in mar~hi. apparentemente generosi. . Co_n simile politica le importazioni germaniche _dal– l'Europa 'sud-orientale si accrebbero g_igantescamente. A sua volta la Germania costrìnse qu-esti pae~i: attraverso accordi di cambio bilaterali; al'l'acquisto {or– iosci a prezzi· eccessivi di quei beni che la Germania desiderava :rispa;miare. Durante il periodo dell'occupazione gli acco_rdi bilaterali- vennero estesi a.tutta l'Europa occupata e divennero là base per un clearing. multilaierale che face\'a capo a Berlino:· L' io;;~ensità del còmpito di riequilibrare la bilancia post-bel– lica dei pagamenti ha condotto importanti settori ~ell' opinione britannica a patrocinare l'uso del diretto controllo a tale scopo_ Coloro che propongono il col)tr~llo diretto insisiono sul fatto che fa politi~a britannica dev'essere tale da espandere il co~mercio inglese e· prevenire fluttuazioni nelle impÒrtazioni ·ed esportazioni. Essi i~~istono che il' go-verno deve àgire direttamente. per assicu– rare ~n -'ai:n'pio"e stabile volume .di co~mercio- estero in termini vantaggiosi per ·1a Gran Bretagna.- In particolare; essi propugnano ·l'acquisto in grande stile di - b~ni essenziali da parte del governo, attraverso trattati a lunga durai;, dove~·– dosi poi_ ~ffettuare i pagamenti da parte !nglese ·in merci britanniche attraverso opportuni accordi di cambio bilaterali. Nella sua qualità di massima importa- · trice d-i·be-iii essenziali_ la .G~11cn Bretagn_a potrebbe concludere accordi vantag– giosi con i paes!,._Produttori di materie prime avidi di mercati sicuri e di ·buoni -prez_zi,e disposti ad accettare in pagamento merci britànnichè. Gli esportatori britan~ici ·sarebbero largamente libeti · di effettuare una concorrenza tra loro, benèhé a causa di consitnili accordi la concorrenza da parte· dégli esportatori .di altri paesi sarebbe dimjnuita. Accordi bilatérali __ di quésto genere non po- - 'trebbero 'naturalmente soddisfare tutti i bi'sogni della Gra~ Bretagna,. e·d essa coiitinuerebbe -a coml!lerciare con alt~i _paesi rei modo tradizionale. N'ella mi– sura, necessaria la flessibilità P.Olrebbe essere mantenuta nel cambio della ster– lina per assicurare· l' equiliorio della bilan(;ia britannica dei paizadienti ·nelle are_e che non rientra_ssero nel sistema degli accordi ~ilaterali. Bisogn!!: notare tuttavia che coloro i· q-uali_reclam~no una politica di diretto controllo dèlla bi– lancia dei pagamenti _non sonò in generale indini . al deprezzarn~nto del cam- - bio, ,concepito come mezzo per assicurare l'equilibrio:· Essi credono che il de- . prezzàmento avrebbe- ,un- effetto insignificante nel riequilibrar; la· bilancia e si risolverebbe in gran _parte in termini piu sfavqrevoÌi di commercio. Difatti, è_ sopra: tutto per ques'ta ragione · che essi insistono che il maggior affidamento deve essere fatto sul direttò ,controll o •. Dopo aver sottoHneato le divergenze nel seno della corrente predetta, e notato che la còrrente esiste tuttavia anche in molti altri paesi, specie tra quelli che piu hanno sofferto dell'occupazione tedesca, !_o·scrittore constata. gli· svan– taggi ed i pericoli di' tale indirizzo,. che, ~ltre ad un forte interv~nto ·_stitale, provoca - e questo certamente è _il _male piu grave - là perdita di, molti dei _van-taggi_ nascenti dalla divisione internazionale- .del lavoro. Se quindi il gold standard è da respingersi perché inaltuabile,--il sistema delle econo~ie contr~l: eca Gìno.•Biahcò
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