L’Acropoli - anno I - n. 5 - maggio 1945

T LA RAZZATEDESCA 201 cesso unicci"'in C!,lidocente' e discente c~rcano d'insérirsi, e ognuno impara per quel tanto d;interesse d'apertura -mentale •e di_passione che porta tn sé, e ognuno insegna per quel tanto che arriva ad essere il problem~ dello scolaro. E, questo è il motivo per cui i_ri– sultati dell'educazione - e lo sanno i genitori - sono sempre pro– blematici. Nella rieducazione dì un popolo di ottanta milioni d'abi– tanti. - a p;irte ,la repugnanza ,di un popolo che si ritiene colto ad andare a scu~la dallo straniero - c' è il rischio- della meccanicità . t . arida ~be uccide ;ogni int~resse, -come _spesso nelle istruzioni mili- "tari, nelle. quali, secondo il vecchio arguto detto uno insegna cose che non ·sa .a molti 1 che · non vogli~n ;aperne. Per, dissolvere ;,,q.uestainiziata formazione razziale il veto rime– ·dio _che .i~ ·gran parte riassorbe i vantaggi ,ed elimina i danni degli espedienti sopra esaminati- sarebbe i_n · una nuova fioritura di civiltà dai principi levàti in vessillo dalle nazioni alleate; fioritura che non - consista. semplicemente in complessi sviluppi tecnico-industi;iali, ma nelle idee_ feconde che tramutano costu_mi_;e situazioni. ibbiàmo ~eduto èome ·la grande civiltà generata _dalla Rivoluzione francese arrivasse a dissolvere in Occidente per ·gran parte la razza. ebraica. E se la. risoluzione· .non °è stat~ completa e semitismo ed antis~mi– trsmo han continuato· a travagliàre il m~ndo, ciò si dovette alla crisi _ del giudaismo orientale, ~n Russia, Polonia, Romania; ·e da questa crisi' nacque ii .sionismo- e in piu Jo spostamento di una grande· mol– tit1;1dine ebraica in altri territori. Va tenute presente che proprio nella prima metà dell'Ottocento la grande- fioritura delle idee liberali ritardò anche· lo svolgimento razziale della G~rmania, e che solo la crisi· della civiltà _liberale col _sec~ndoimpeto aperse la via ad Ottone di Bismarck. Ora la prima affermazione di civiltà che può scaturire.da que– sta_ guerra ~ non mi stancherò, niai di• ripeterlo - è la confedera– zìoie, _ eu~ope~., La_Geq:nania no_n dovrà I?iu_trov_aJsi ~~ fronte a sin• gole naz10nahta dìsgregate, o - legate da vmcoh fìttiz1, ma a tutta l'Europa c·ompatta e vincolata in una collaborazione piena ed asso– lutamepte nuova .• Dovrà sentire l'impossibilità della sua apocalittica nazionalistica, che nei nazionalismi antagonistici trovava uno stimolo ; · dovrà veder dischiusa la possibilità d'inserzione m una vita nuova ,1 Sibltoteca Gìnò Bianco

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