L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

, I 186 DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIF;RA produzio6e ; si tratta di contadini che non lascerebb·ero i loro sistemi di vita p11r,la libidine· di divenire proprietari di un pezzo d~ terra. (Vibi, Italia Nuova, ·6 ·marzo 1945). \ fL'~manità] ha perduto la testa, ed ha dimenticato il valore 'del cosmopo– litismo liberista e della proprietà privata, che era, poi, una sua precedente preziosa conqufsta. 'Proletari di tutto il mondo, unitevi per salvare lo spirito della proprietà privata! (Astolfo, Jl Giornale, 15 mq,rzo 1~45): ' Chi è che ha valorizzato qu.ella povera cosa che sono politicamente i Co– mitati di libera.zione nazionale e le loro infelici applicazioni ? Non sono proprio gli Alleati? E gli Italiani che e' entrano? (Roberto Luèifero, Italia Nuova, 2 / febbraio Ì945). · ( Indire ,lé elezioni su liste semplicefJlente concordate dai C. N. di L. signi– ficherebbe mettere il,paese in subbuglio .... Se invece le elezioni dovranno es– sere fatt'< sul serio, anch'e per servire come primo, schieramento delle forze per le future 1 elezioni politiche,allora i C.N.L. si dovranno togliere di mezzo. ·(Epicarmo Corbinò, Il Giornale, 28 febbraio 1945). La condizione prim·!!-di una ordinata amministraziòne è quella di preve– nire per non dover reprimere. Il problema è lo stessò in Calabria che a Roma, .è un problem~ di autorità e· di presiigio., Lo Stato è in dissoluzione e tutti. i tentativi per ga'lvànizzarne le 1 superstiti forze sono condannati ali' insuccesso. Ci vorranno degli anni prima che dal caps in cu\ il fascismo si dissolve escano gli elementi di una -amministrazione ~ircondata di rispetto e di prestigio. E giacché nel ,fratiempo la nazione deve vivere' e il gover110 dev:e governare, cosi è ~vidente che il governo non ha altra forza su cui ~ppoggiarsi di quella dei Comitati di liberazione,' delle organizzazioni~sindacali, d~i movimenti \li.mas~a., (Pietr~ Nenni, Avanti!, 21 marzo 1945). , ' \ 1 1 · La nostra soddi~fazione per queste misure, ch·e accrescono i.ndubbiamente · , l'indipendenza del governo italiano viene tuttavia moderata· da un purito delle ~ichiarazio~i ~el signor Mac~i!lan su~ ~uale dob~i~mo espr~m~re 1 fra11~amente il nostro. d1sp1acere. ... non v e una nspgl!ta esphc1ta alla ·ncJnesta presentata dal nostro governo e dai €omitati di liber~zione nazionale .di una maggiore partecipazione italiana alla guerra. (L'Unità, '27 febbraio 1945). . . I partj_giani dell'Italia settentrio~ale saranno d'oz:.a in po·r'raccolti sotto .una autorÙà unica ,e otterranno di' essere considerati un'a:rmàta .... È degno di nota , . . I , che la. proposta di un comando unificato sia partita dai comunisti. H bisògno di soffocare tutte le differeri~e politiche finché il còmpit~ ·della liber:zione non sia adempiuto, è ben compreso dal popolo del ,nord, che ha amaramente sof– ferto per mano dei Tedeschi. (ltàlian Parti~ans, in The Times, 20 febbraio 1945). . , ,., .. C' è c?i .impreca alla minaccia. che incombe su Trieste. Senonché ,non si sa'lva Trieste con le imprecàzioni, coi discorsi, e.on le agitazioni nazionaliste. I ' I ,,Biblioteca GinpBianto

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