L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

132 ADOLFO OMODEO delle altre, cioè - dicendo francamente le ·cose· - con il congua– liamento della P-arte al tutto, col totalitarie , tranne gli indirizzi che da esso si distaccano accentuando l'es_igenza democratica. iv• JJù ~..,.u,,f,,...., 1 t1 ?.)/!Ora in uesto nostro mazzinianesimo rinnovato, il quale coin- t.e < ,J, I ,w./'I,. J, l<Al~dl/MUI, l' . . . d 1 • . w•.ui~ t«a'Tttiuf;p.c • ci e con esigenza veramente sent_ita e vissuta e partito, e contl- l, /i~ i.,,fl(.ii',fStw:nua veramente l'ispirazione del grande ligure (da ·quando egli al- .u~tu, b~ t.w.a CA'~1'f.· · d Il . . . ' ·1 . . d 11 ,µw (,i, ~Q 1, i,~d.i :ae, miz10 e a sua carnera cntlco 1 sans1momsmo a quan o, a a 1 wl~~uùio wJJ. µjow~~igilia della morte, contrastò con" l'Internazionale) non vi è nulla di t,1;..., (tc,ti,ot,.1,UI U Ci,J) D, q~,.,JJ,, ~ot,iic,;;_socialisticoperché non vi è nulla di economicamente materialistico. u.i.w,1,q,:,iu, J,liohN I d d 11' . ' . l .. à . . al . l.'u~· t- : a. ~ut.·. a on a prece enza e economia su ogm a tra att1v-it spintu e, non il criterio dell'interesse di una classe chiusa, non forma alcuna di totalitarismo. Se si conce isce anche la necessità <;li collettiviz– zazioni, le si prevedono nell' interesse di tuttà la comunità nazio– nale; le colltttiv\Zzazioni non le si conce iscono come una anacea, ma come una necessità che non è priva di rischi, i uali vanno vi ilati rigorosamente, come il rischio di un accentramento del o• tere economico nelle mani dello stato, oltre al otere olitico, ~e le de enerazioni dittatoriali e illiberali, le egemonie burocratiche che posson esser. peggiori delle plutocratiche. E contro uesti rischi si è guardinghi, erché una volta com romessa la libertà solo lddio sa uando come e a che rezzo la si uò riac uistare. Il procedere . verso le cosi dette masse è diverso da quello dei ' partiti di massa '. /V ,Jt_ w..ii~~:~~ Noi le moltitudini le vo liamo risolvere icchezze di vita s i- i,i-ef.u,a1.1u1 ........ 1or ... 1..:. :i,, è; ~7i'a lw'ti;,11.t rituale che esse contengono, e non servircene esclusivamente come wirtu4~1Ml {,ul,I<. fn'- h' d' r ~ hJJ,J~~oWAl (.cl_!!,W macc ma urto. . ,tµ,,;,ttù""' )',-11,. _ Da questo punto di vista, è assurdo assumere atte llti•jìii•Fr.1fi~'iit.ff4· marxistici. Essi sono fondamentalmente contrari all'ethos e iament~ alla for, <u.u.,, t@Ut•I'•, 1.,fo_lJD • 1 d 1 P . d'A' t.4Ùi1JJi, afl'ul.~ ta1f,.mazione menta e e artito zione; si cancellerebbe l'ori inalità ~(•~~:,~~f•~~~;.,à,,delcontributo dato e la forza che al artito viene dall'intima rin– ~it';,~~ft;i:,.t•11:+: novata forma mazziniana. È bene non dissimula;rcelo, i partiti so– ,t...,~_WA->.t,r..!"'1 cialistici sono meno freschi di quanto possa far credere il loro· mo– Uir:;;~ l~_1'ta1:° ~en_ta~~o rigoglio, o_r~ano il eso di errori commessi, l' angustia /:{,IJ.,_ /i(,aPP•~P~tfo ol''{~ bm1t1 non superabili, date le premesse. Il successo del Partito tLi.,,1, botla I, . d' Azione di enderà in ran arte dal cora io di farsi valere er · ciò che effettivamente •è. Questo chiarimento dei motivi profondi del partito, che l'autore di queste pagine ha piu volte cercato _difer-– mare, non è arrivato ad avere I.a necessaria divulgazione," un po'. per BibliotecaGino Bianco

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