L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

_LA CLASSE POLITICA· 171' perché deve conciliarç la monarchia col papato, la libertà coll'auto– rità. Le esigenze di pensiero sono vaste e la classe politica è intesa in una funzione metapolitica; Solo nei tempi moderni la teoria della classe politica ha avuto notevole svilup.po, con Mosca e Pareto, _sotto .io influsso' di Fiscel, Gneist, Stuart Mili, di Bluntschli e di Taine, specie del Taine sul Mosca. Per Mo~ca la formula politica organizza le varie forze,_le-. paralizza in una direzione e ne determina il trionfo ; la società si scinde quasi in due sfere, quella dei governanti, una sparuta mi– noranza (forti e dominatori che coordinandosi tra di loro_ vengono a formare la classe dominatrice 6 classe politica), è quella dei go• vernati, una massa coniune di individui : tale dominio avviene per lenta evoluzione e trasfo,rmazione di istituti. Il governo nelle ori– gini si forma come organizzazione di minoranza, che assorbe parte– delle risorse economiche e. delle forze materiali degli altri individui determinando una propria politica potente e· irresistibile. Il potere politico suscita la passione per la potenza, e la politica assume il carattere di etica della potenza : i piu foi:ti, i volitivi tendono a far parte della classe politica. Nel periodo barbarico e primitivo, solo il valore militare resta il criterio di reclutamento della classe do– minatrice : in séguito, la ricchezza ne è .il fondamento e cosi la classe politica assume il carattere conservatore. Solo per le società • molto civili, in continuo progresso, a carattere _d-inamico,il merito personale resta il ériterio di selezione per la forma:i;ione_ delle classi politiche. Ma anche in queste società in progresso la ricchezza è un moto propulsore per l'acquisto di una cultura superiore e di co– gnizioni speciali : le attitudini personali devono essere sorr,ette da condizioni favorevoli d'ambiente e di famigli~, ma a parità di r.ic– chezze- il m~rito personale dècide della scelta : ' se molta ricchezza può fino ad un certo punto contribùire a creare ·il merito personale, quando il merito personale è molto ed è accompagnato ad una vo•, lontà enetgica, può farsi avanti merçé pochissima ricchezza '. Ad ogni modo ogni classe politica che giunge al potere, non confessa mai che essa comanda, ma trova sempre una giustificazione in qual– che principio astratto ; le attitudini al comando sono coperte da formule e da ideologismi, che fanno presa nella massa, attuandosi fOSi quel pri';)-cipio di Machiavelli, ripreso poi da Pareto, che non teca Gfno Bianco ' (

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