L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

.. 170 GIUSEPPE SANTONASTASO i suoi membri e alla continuità dei loro disegni : cioè la società è presentata nella sua lenta evoluzione di progresso, ma la çlasse politica è in rapporto al censo e alla cultura ed ha un carattere conservatore che è garanzia della libertà nell'ordine. Ma con un'in• ·tuizione originale Sismondi ha visto. che, oltre I.a classe politica or– ganizzata, v'è la classe politica ,libera che ha in gestazione le forze dell'avvenire : gli intelletttiili sono uomini senza classi. Il bisogno di associazione appartiene agli uomini comuni. Gli spiriti di U}l. ordine superiore .non temono punto di mettersi soli in opposizione a tutti. _L'aristocrazia dello ,spirito non è giammai una potenza po• litica, nel senso deteriore della parola, perché v'è nell'esercizio delle. facoltà intellettuali qualche cosa d' indipendente che respinge l' ail• sociazione, qualche cosa d'individuale che spinge ·gli uomini supe• riori a presentarsi con le pr'òpAe forze piuttosto che p~r il corpo al qu\lle appartengono, e a far valere le loro scoperte è i loro pen• sieri piuttosto che quelli delle loro accademie. Il principio di libero sforzo umano è rivendicato da Sismondi : oltre Ja politica, si svol– gono energie libere che alimentano le forze della storia ; senza di esse la realtà si cristallizza e il moto vorticoso dell'umanità, segno di, vitalità, si spegne e, per amor di troppo ordine, le ragioni stesse della vita vengono meno; la libera ricerca,' l'inventività umana hanno un carattere universale, alimentano le ideologie po)itiche che, sono mezzi e non fini delle classi politiche : oltre le ideologie politiche bisogna attingere i valori universali dello spirito-. In Gioberti l'esigenza di. una aristocrazia elettiva è molto viva,: ogni forma di stato, per organizzarsi e funzionare; ha bisogno di una classe politica, che abbia meriti civili e costituisca un remora alle 1 forze dissolvitrici deila società : agli uomini dell'aristocrazia la cul– tura impone_ dei doveri e determina in essi una mentalità dialettica necessaria per go_vernare: la mass11 è sempre .settaria e parziale : la ' civiltà è qualche cosa di superiore, frutto della concordia---discors, conciliazione di tutte le attività degli uomini; attraverso l'universa• lità del pensiero la classe colta esercita una funzione di coordina,, zione di fronte ai particolari punti di vista dei vari ceti. Il principe, per mezzo dei vari ordini rappresentativi, si fa .interprete dell'opi– nione e la sua opera è sanzionata da un'elezione morale. Nel Gio– berti la classe politica s'assume, un còmpito nazidnafe e universale· Biblioteca Gino Bjanco

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