L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

150 GABRIELE PEPE bre: « Parlando dei còmpiti di un'or~anizzazione internazionale per il mantenimento della pace, il Papa fa la propo.sta che quest'orga• nizzazione tratti allo stesso modo i vincitori e i vinti, ciò che pra• ticamente• ·significa una eguale .condotta verso' i popoli amanti della ]ibertà e verso gli aggressori fascisti. I barbari hitleriani non trovano nel messaggio natalizio .del Pa:r.a alcuna parola di condanna ». Senza entrare nei particolari e nella parte, per cosi dire, teo– rica,. della polemica tra le due potenze, si può affermare che la so'. stanza di essa è nella difesa, da parte del Vaticano, dell'indipendenza delle piccole nazioni e dei popoli vinti, mentre il comunismo sembra· orientato verso una politica di assorbimento delle nazioni minori. Un'altra accusa rivolta dai Sovietici al Vaticano sta nell'osta- , ' ' colo che questo opporrebbe' alla democràtizzazione dell'Italia. Su·tal punto tutti dovreb_!Jero essere d' accordo nel cons_iderare cpe senza una radicale defascistizzazione della .classe dirigente italiana non si può sperare di procedere verso un sistema veramente democratico nel paese ;. e senza dubbio la posizione dei cattolici italiani è stata ed è spesso tale da rendere confusa e difficile l' opera di epurazione; poiché in essa la Chiesa. si preoccupa soprattutto dei suoi particolari interessi. Il quesito che molti si pongono è : con · chi sara domani il ,. Vaticano? t Alla commemo.ra :i:ione della Repubblica romana del 1849, l'ora– tore del Partito repubblicano, Raudolfo Pacciardi, disse tra le altre cose saggé : « L'anticlericalismo vecchio stile, è spento ·in Italia ·e non risorgerà se la Chiesa non vorrà che risorga ; se la Chièsa, in altri termini, non si metterà contÌo le piu profonde aspirazioni del popolo italiano ». L'Osservatore Romano del 16 febbraio replicava : « Nessun anticlericalismo se la Chiesa non contrasterà le aspirazioni del popolo. Quali ? » Quesito giustissimo, al quale tutti i partiti laici risponderanno che ·una delle prime e fondamentali aspirazioni ,del popolo italiano è quella della netta e completa separazione di . ·Stato e Chiesa. L'Osservatore pensa invece che una tale separazione ,sia stata la causa di tutte Ie rovine nell' età moderna, -e propùgna una ' collaborazione ' tra essi, che non può significare altro che una -sottomissione dello Stato ai principi ecclesiàstici, come del resto lo stesso giornale ha piu volte esplicitamente affermato. Biblioteca Gino Bianco

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