L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

146 GABRIELE PEPE Il motivo piu sèrio di contrasto ~embra essere il timore che il Vaticano ed i vari partiti cattolici nazionali promuovano· o aderi– scano a crociate antibolsceviche : qualche addentellato, al sospetto è dato dalla difesa di Franco che, secondo affermazioni sovietiche, avrebbe fatto, tra gli àltri, il cattolico Gonella. Frane.o al potere si– gnifit:a il mantenimento di un · regime che, nato da una crociata contro i ' rossi ', che poi erano anche i rosei e gli incolori, pur– ché· non fossero neri, non può avere altra funzione che di conti– nuare l'esperimento fascista. Di qui l'accusa dei giornali comunisti al Vaticano di preparare una nuova crociata movendo dalla restau– razione delle monarchie in Austria, Ungheria, Baviera, Spagna, Ita- . lia, e forse anche Francia. ,Per la Francia i comunisti non possono ~aver dubbi: De Gaulle, pur circqndandosi di .collabo_tatori (in po-· 1 litica estera) 'conservatori, fonda la politica francese su gualcosa di piu serio che il t4Por~ dello spettro comunista russo : la necessità di assicurarsi l' aiùto sovietico contro una ripresa militare tedesca. Tali voci di crociata (orrenda parola che ricorda ·solo roghi e sof– ferenze) sembrano a don Sturzo assurde. « L'idea di mandare' la monarchia i;ontro il comunismo mi fa pensare ad up paladino di Car– lomagno che vada contro una mitragliatrice armato di° spada ». A me pare invece che un blocco di paesi monarchici rappresenterebbe qualcosa di piu temibile. Anche noi, però, siamo cotfvinti che si tratti di findonie, poiché finora manca pur l'ombra· d'ilna documen– tazione circa la accuse rivolte al Vaticano; e · ci auguriamo che questo, dopo l'esperienza del fascismo; non si comprometta piu ~on le forze reazionarie, e non appoggi, specie in Italia, le ormai tri~n– fanti forze conser.vatrici. Ritornando ali' articolo di dpn Sturzo, ci troviamo di fronte a un gra~é interrogativo : « Che posiiione assume il Vaticano q.i fronte alla Democrazia cristiana ? » Secondo l_oscrittox;e « il Vaticano non hà"° motivi per opporsi agli ideali civili, e politici [della democrazia] ... Tutte le attivit~ pubbliche della Chiesa cattolica e particolarmente della Santa Sede, sono dirette ali' insegnamento, alla propaganda e J. alla difesa dei prinéipi cristiani. ·Certi meto.di per co_nseguire questi fini fondamentali vanno bene in certe epoche ; in epoche differenti , devono essere adottati altri >>. Ragionamento che va bene per gli Stati, non per la Chiesa, la cui grande funzione ideale è quella di • Biblioteca-Gt00-Bianc@

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