L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

• DISCUSSIONI'SULLA POLITICA DEL. VATICANO Riviste, giornali, libri esaltano quotidianamente in Italia la .Chiesa cattolica e i ·suoi ministri : ancora· si respira la greve aria• del fascismo, che tra i suoi motivi aveva quello della glorificazione del ·cattolicesimo. Fra tanta roba, scegliamo - due scritti significativi: l'articolo Politica vaticana di Lui~· Sturzo su Cosmopolita del 17 febbraio, e La Santa Sede_ e i regimi politici di Silvio Negro, in Politica Estera (anno secondo, numero 2). Afferma don -sturzo: « Normalmente la politica vatican'a segue· la tradizione che ·1a Chiesa non debba mai prendere l'iniziativa di modificare la natura delle sue relazioni con paesi stranieri » ; se la Chiesa volesse modificare concordati e. rapporti diplomatici , con i vari Stati ad ogni loro in– terna rivoluzione, essa sarebbè pi'u elemento· di disordine che di 1 . ordine e di conservazione. Ma, o~serva don Sturzo, possono modi- ' ficarsi le relazioni con gli Stati esteri per loro iniziativa : tutto ll!scia prevedere che con la Russia specialmente la Chiesa dovrà. rivedere il suo sistema di relazioni, che oggi sono . di ostilità. Pensa don Sturzo che, siccome già molti cattolici si trovano entro i co?fini del– l'Unione Sovietica e molti altri se 'ne troveranno a guerra finit~, potrà esj!ere necessario alla Russia at_ea l'appoggio del Vaticano per te– nerli buoni. Può darsi, cioè, che secondo ~a tradizione degli stati fondati sulla proprietà privata, anche lo Stato fondato sulla proprietà collettiva, che avreb_be dovuto rivoluzionare il mondo, ritorni alla .politica della rèligione come instrumentum regni. AuguriamÒci al– meno che non si ripeta la storia del malconsigliato breve con il . quale Gregorio XVI abbandonò il cattolico popolo polacco alla rea– zione della Russia zarista ! lioteca Gino Bianco

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