L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945
142 GINO LUZZA'ITO questi egoismi di categoria, per infliggere danni irreparabili all' in– teress~- generale. Risultati assai migliori si possono raggiungere con una larp;a diffusione della cooperazione, ·ma questa forma di associazione tra capitale e lavoro, che male si adatta ad essere estesa a tutta la vita economica, può inquadrarsi, come è dimostrato da esperienze antiche e recenti, tanto in un regime di economia schiettamente individua– lista, quanto in un regime comunista o collettivista." / In realtà in un mondo sovrapopolato e in un sistema econo– mico tanto complesso, com'è quello dei giorni nostri,. non vi sono che due mezzi, i quali permettano di mantenere un certo ordine od una certa armonia fra tante forze in contrasto ; o l'econo171iadi mer– cato, che lascia al libero giuoco dei prezzi il còmpito di regolare la produzione e gli scambi, oppure l' economia di stato, ·che affida .ad un organo .centrale que·sto còmpito immane. L' economia di mercato, quella che nel suo piu alto grado di svilupf!O è stata giustamente designata col nome di ' economia mon• diale ', ha compiuto, nel secolo compreso tra la caduta di. Napoleone e la prima gue~ra mondiale, il miracolo di per.mettere alla popola– zione europea piu che triplicata di elevare sensibìlmente il proprio tenore di vita. Perciò sebbene le due guerre, con le ~ormi distru• zioni di ricchezze, coi fortissimi squilibri fra· stati de!!itori e credi– tori, col caos monetario che ne è derivato, abbiano profondamente disorganizzato il mercato ed aj:)biano dato un gran colpo alla fiducia nella sua virtu di regolatore automatico, è naturale che sia vivo in moltissimi il desitlerio n~stalgico di riuscire a restaurarlo con la sua .antica efficacia, e di non mettersi perciò sopra una via che ne renda _., impossibile la· rinascita. Perciò il riconoscimento, diventato oggi quasi unanime, della necessità di affidare allo stato le industrie monopo• listiche,, quelle che provvedono a servizi pubblici, e le cosiddette industrie chiavi, non contraddice al mante'nimento od al ripristino di una ·economia di mercato; per cui si vuole che non solo non sia -Ostacolata, ma sia favorita la pi~na libertà .degli scambi; in modo che anche l' attività delle industrie di stato sia regolata dal libero giuoco dei prezzi /internazionali. Del tutto illogico e rovinoso, non meno economicamente che politicamente, era il sistema fascista e nazionalsocialista - e forse BibliotecaGino BiaQCO
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