L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

I PROBLEMI DELLA PACE 87 poli anglosasso~i ben lo sanno e sanno che il coraggio di tale radi– calismo caratterizza i grandi statisti. Di contro alle forze che potreb– bero rianimare i nazionalismi altre forze ben vivaci e condizioni favorevoli sono al servizio di chi voglia un equilibrio stabile. d'Europa. Le nazion1 sono come s~arrite. Còmpiti che ·esse si erano as– sunti per tradizione paiono venir meno. Pensate alla Francia di oggi<'-/ di fronte alla sua tradizione storica che rimonta allà grande rivolu-" ·zione, alla nostra stessa Italia di fronte all'ideale, del Risorgimento rinnegato per vent'anni continui. Siamo come Atene dopo la battaglia· di- Cheronea. Però abbiamo tutti -:, con la coscienza di un limite raggiunto nell'espansione .,delle nostre patrie - la coscienza di qual– cosa che ci affratella col resto dell'umanità. Non vogliamo piu le follie del nazionalismo che ieri giubilava per lo sterminio delle pattie altrui, e oggi delira sanguin.osamente ·nell~ patria distrutta ed asser– vita al tedesco. Sentiamo che abbiamo una civiltà comune ..Proprio per es.sa ci siamo distaccati dalla nostra bandiera levata in guerra, sentiamo che_ da questa civiltà potremmo dec~dere negli orrori immondi di cui ci sono stati maestri i Tedeschi : fianclieggianìo l'abisso. della disfrenata beHuinità. Sappiamo -che questa comune civiltà circola egualmente a Roma e a Londra e a· Parigi, e che ogni guerra fra i popoli europei equivale a una str&ge civile. Mirabeau o Pitt fanno parte ormai del nostro patrimonio mentale e morale, come Cavour o Garibaldi fan parte della vita dell' uomo civile inglese o francese. Manifestazi?ne di questo sentire è l'atteggiamento dei giovani migliori. Stanchi dell'orizzonte chiuso del ventennio, che ha reso estranei fra' loro i popoli be~ piu di quanto non lo fqssero cent'anni fa, quando una comune fede nel progresso li univa, han desiderio di vita nuova: parlan tutti d'emigrare, d'assestarsi o nell'Australia, o nel Canad~ o nell_e pampas argentine. Sopra tutto importa loro rompere· l'angustia che soffoca. E anch' io, che non per professione soltanto, ma per intimo sentire ho ·il culto delle memorie e delle ~radizioni, sino a soffrire per la casa che viene demolita o per l'al– bero testimonio di secoli passati che cade sotto l'accetta del boscaiolo, tante volte guardo con am_mirazione gli Americani che circolano per N~poli e documentano un grande nuovo spirito. Moltissimi son figli dell' Europa, della Polonia, della Grecia, dell' Italia, dell' Irlanda ; Biblioteca Gino Bianco

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