L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

84 ADOLFO OMODEO zioni, che concedeva generosamente al nostro dittatore il vanto d'aver sgominato cinquantadue nazioni collegate. Non abbiamo dimenticato l'~i:idegna commedia con cui Ginevra lasciò libero corso all'atroce guerra civile di Spagna. Questa politica era all'unisono con la rovinosa propaganda, che circolava fra gli egoi– sti : ci risuonano negli _orecchi le banal,i frasi con cui i lusingatori dell'egoismo francese prepararono il crollo della loro stessa patria: « est-ce que nous devons faire la guerre pour les Sudètes ? », « est-ce. que nous devons nous faire tuer pour Dantzig ? » • E perché appog– giata appunto sulfegoismo diplomatico, anche la piccola Intesa dileguò tra i sogni ai primi sintomi dell'uragano. Ripeto ciò che dissi altra volta : le allean:i;e e le diete meramente diplomatiche ben lungi dal riparare dalle guerre finiscono a favorirne ,o sviluppo, anche con la loro pubblicità, piu della diplomazia segreta ; e ciò dalle re~ote amfizionie greche, alla dieta del Sacro ronìano impero, alle diete _ tedesche. Non un' organizzazione diplomatica, ma· -~olo_µna forza po- 1:"" foi;!II /,of;/,(I; jµ !itica può con~olidare la ·pace e fronteggiare l'espansione dei nazio- CWJo uow J·,i · ,w · nalismi ciechi, che a loro beneplacito accendono gli incendi in ogni ~ - piccolo villaggio delle zone miste di frontiera. Noi che oppressi dal giogo ; dal silenzio soffrivamo l' onta J di qu~gli anni. eterni, avver– tivamo piu acutamente, con spasimo, l'efficacia paurosa di tali errori. Li sentivamo nella loro immediatezza, ,ben piu di quanto li abbiano sentiti gli uomini che respiravano liberamente a Parigi, a Londra. -a Washington, e che oggi nell'euforia della vittoria imminente possono esser disposti ad indulgere allo spirito. della vecchia diplbmazia. t vero che a corregge;re i difetti della vecchia società delle nazioni si accenna di questi tempi anche ad una funzione preminente delle grandi potenze vincitrici e ad una _specie di nuova santa alleanza garante della pace, ed è vero che il Congresso di Vienna ha di questi tempi una singolare popolarità nella diplomazia. lo non intendo disconoscere alle ~tenze vincitrici il diritto e - - - - __ _,. ________ - --- - anche il dovere d'usare della 1 preponde;anz~onqui,stata per un rior– dinamento del mondo. Temo 1 però che il sogsoy_darsi _ili_u!!,!! tale egem_onia possa esserè p~icol~9, J!.ez:chéimmediatamente, proprio ' come dopo il_Congresso di Vienna, si risve lierebbe il s~ntimegto e l~r_.1?ogli~ delle potenze ·classificate 1i secondo grado. E 'allora ecco il risorgere degli spiriti nazionali, che in un periodo di abbassamento BibliotecaGi"no ·Bfànco

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