L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

ORIENTAMENTI 115 tenuta completamente ineqne, allora non è necessario, per mantenere la pace, che sia anche spezzettata o impoverita. Poiché l'offerta: della volontà di coer– cire ha un limite, e pqiché il disarmo è l'articolo essenziale, ~oncentriamoci su esso. Agire in tal .senso significa assicurare una probabilità per il manteni– mento dell'essenziale. Sfortunatamente, se dobbiamo prestar fede alle informa– zioni, Roosevelt e Churchill, nell'incontro di Quebec, hanno adottato un punto di vista diverso. Essi hanno deciso di esperimentare nello stesso tempo le tre linee di condotta : spartizione, impoverimento e ~isarmo. I territori ad ovest del Reno potranno passare a Francia, Belgio e Olanda, quelli ad est dell'Oder alla Polònia. Le minoranze tedesche possono essere trasferite nel rimanente .territorio ove ·1a vita industriale sarà piu o. meno bandita: la cosiddetta poli– tica di 'pastoralizzazione '. Questa è una politica impraticabile; .una sistema– zione fondata su essa non durerebbe dieci anni. Che la Germania la meriti o no, non fa parte del calcolo. Le tre condotte insieme richiederanno coazione e controllo continuo non all'indomani del trattato, ma trenta e cinquant'anni piu tardi. La loro efficienza ·dipende dal grado di coazione_ che le sorregge. Se esse non sono imposte con la forza, la grave storia dal 1933 al 1939 si ripeterà e vedremo levarsi il sipario d'una terza guerra mondiale. I cambiàmenti ter~ito– riali che rendono una far.sa il principio dell'autodecisione, e i cambi.amenti economici che condannano i Tedeschi a vivere al livello d'un paese agricolo sovrapopolato, rappresentano condizioni non soltanto non essenziali, ma al tempo ·stesso impossibili e realmente pericolose. Esse non sono essénziali perché, se un totale disarmo sia imposto, la Germania non avrà in alcun caso possibi– lità di guerra. Sono impossibili perché non v'è possibilità d'imporle coerciti– vamente. Chiunque ricordi quanto presto il trattato di Versailles cominciò ad esser. considerato, specìe. in America, come la radice del male, troverà impos– sibile ·credere che le comunità democratiche possano essere unite in una po– litica che usi la forza per pre".enire la violazione di clausole infinitamente piu dure, territoriali ed economiche. Non si tratta di sapere se le condizioni della .sistemazione continueranno a godere d'un'approvazione ,astratta. Si tratta di sa– pere ee i popoli saranno disposti ad approvare l'intrapresa di azioni dispen– diose e sgradevoli per sorreggere quelle condizio~i. Con tutta certezza, non lo .saranno. E da questo fatto deriva la terza critica di tali condizioni: che cioè, col complicarsi dei còmpiti della coercizione, esse divengono realmente peri– colose. Se tutte ques.te pesanti restrizioni saranno imposte alla Germania, noii 1 è necessario pé'nsare che i Tedeschi cominceranno col violare le clausole del disarmo. Tenteranno dapprima di restaurare la loro vita industriale. Quindi si lamenteranno in nome della 'giustizia' per la Pomerania e la Renania. Cosi facendo, essi divideranno i pareri, turberanno le. coscienze e sconvolgerannù "' ogni speranza d'az1one comun.e delle democrazie. La decomposizione sarebbe già profonda prima .del sorgere della questione del riarmo. · • Ma la questione degli armament~ è il punto essenziale. Una Germania inerme non può far guerra. Un'azione diretta o indiretta da parte della Ger– mania per il riarmo sarà respinta; purché il punto sostanziale non sia offuscato da una quantità d'altri punti sui quali le coscienze siano tenere e la risolutezza "'

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