L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

. .,. I • I 114 ORIENTAMENTI lo sono, sarà di ben poca utilità. L'atteggiamento russo sul voto del Consiglio è soltanto la piu franca ammissione d'una riserva che ogni separata grande po– tenza farà. Il governo russo è senza dubbio piu sensibile in materia perché la sola Russia, tra tutte le nazioni, è stata una volta espulsa dalla Lega per ag– gressione. È piu facile comprendere il punto di vista russo se si può rispon– dere a due domande. Si lascerebbe la Gran Bretagna condurre davanti al Con– siglio e a11'Assemblea sotto l'accusa di ' aggressione imperialista' nell'India? Permetterebbero gli Stati Ùniti alla Cina e alla Russia di unirsi al Messico per una difesa comune contro un supposto atto di aggressione da parte del– !'America? I Russi hanno posto -schiettamente una riserva che tutti porranno. Questa non è necessariamente una calamità. Al contrario, se ciò costringe gli uomini di stato e i popoli ad affrontare le realtà della cooperazione inter- ' nazionale, avrà compiuto un utile servigio. Tale coopera2'1ione dipenderà, fin che il principio dì sovranità duri, dalla volontà di pace delle grandi potenze e non da una qualsivoglia struttura' di sicurez;a internazionale. Le strutture non sono panacee, gli accordi non sono la pace. ·Questa sarà conquistata, per un arduo cammino, di anno in anno, se le grandi potenze nei loro rapporti reci- • proci ed in quelli con i loro vicini minori faranno si che il rispetto, la col– laborazione ed il buon vicinato siano la regola d~lla loro politica estera . ... Co– venant o no, gli ostacoli alla vera comprensione nel dopoguerra son qui. I problemi economici, le relazioni con il Sud America, la sistemazione gia~po– nese: tutto ciò può offuscare la comprensione tra gli Stati Uniti e i loro alleati. L'avvenire della ·Germania, l'indipendenza polacca, l'organizzazione post-bellica dei Balcani : questi sono i problemi che possono creare attrito e malintesi tra Russia e Occidente. La nuova Lega non può risolverne alcuno. È dalla loro soluzione piuttosto che dipende il successo del suo lavoro. Se la politica degli uomini di stato alleati potrà far che le grandi potenze escano dalla guerra decise a lavorare insieme per la pace in modo cosi stretto e cordiale-come · Jecero per la guerra, allwa la nuova Lega potrà .essere un efficiente e creativo strumento dd loro scopo comune>. · ' Sempre Thè · Economist, sul problema della sistemazione della ·Germani~ che n11turalmente è al centro di quella europea, cosi si esprime (30 settem• bre 1944, Terms for Germany) : < Tra le varie condotte politiche dirette ad impedire per un iungo periodo un'àggressione tedes~a, tre sono le piu frequentemente di– scus_sé. La prima· è un rimaneggiamento territoriale. Essa prende J-aforma o della suddivisione della Germania in piu stati, o della attribuzione di larghi territori germanici agli stati vicini. La second~ è l'impoverimento economico. La terza è il disarmo totale. Delle tre quest'ul lima è di gran lunga la piu impo.rtante. _Lapolemica dell' Eèonomist ~erte su questo punto·: poiché ·i popoli democratici no~ possono essere a lungo uniti su una politica di violenta coercizione, l'intera loro determi– nazione e risolutezza dovrebbe concentrarsi sulla terza che è l'unica politica vitale. La Germania deve essere completamente disarmata. Non deve esistere esercito tedesco, p·er roccolo che .sia;' La Germania· non deve poter costruire aviazione di tipi po_tenzialmente pericolosi, né cannoni, carri armati o navi da guerra. Questo disarmo sia unilaterale ed imposto per-un periodo_i'ndefinito. Se la Germania è man- BibliotecaGìno Bianco .,

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