L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

CHE COSA È UN GESUITA 107 dienza debbono lasciarsi condurre e governare dalla Provvidenza, la quale agisce per mezzo;-dei sup~riori, come se fossero un cada-· . vere che si lascia~ portare e maneggiare in tutti i sensi,· come il bastone, del vecchio che obbedisce a chi lo tiene, dovunque Io porti .e qualunque uso ne faccia ». San Francesco aveva detto similmente : « lo voglio per discepoli dei morti, non dei vivi ». Solo che San Francesco non aveva, come Sant'Ignazio, fatto principio fondamen– tale del suo Ordine la· immolazione morale volontaria. Si comprende dove vogliamo giungere. Il principio del gesui– ·tesimÒ, come abbiam visto, è la rinunzia alla propria volontà e al personale giudizio ; il gesuita è un uomo che ha impar~to a non piu vivere che una vifa d' obbedienza; egli ha abdicato alla sua individualità, ha posto tuJti i suoi s~orzi, impiegato tutte le sue. fa. coltà a spezzare in se stesso tutti gli slanci dell'energia umana. E_ stiamo- attenti a non dim~nticarlo : questa non è una imputazione vaga, un' accusa inventata da avversari, e contro la quale gli apo• logisti dell'Ordine potranno protestare ; al contrario, è l'idea madre del fondatore, lo spirito riconosciuto dalla Compagnia : il gesuite– simo n0n potrebbe rinnegare il proprio èarattere, quale l'. abbiamo definito, senza rinn·egare se stesso. . Ed ora paragoniamo questo spirito gesuitico con le tendenze pm profonde, con, i bisogni piu evidenti in questa società su cui la Compagnia aspira ad imporre tali principi. Il carattere principale del nostro secolo è_ il progresso della scienza, e quello dello stato moderno è la direttiva scientifica im– pressa a tutte 1e manifestazioni d~ll'attività umana .... Ognuno pre– dica oggi la scienza, ma senza rendersi forse conto della sua natura e delle sue condizioni. La scienza in realtà non consiste soltanto in una somma. di cognizioni da appropriarsi ; la scienza. è prima di tutto 1~ spirito sçientifico, e lo spirito scientifico è la ricerca, il perché e il come richiesti a prÒposito d'ogni cosa, la diffidenza verso le idee fatte, la fede nella ragione, il rigore delle prove, l'evidenza eretta a regola sovrana dell; certezza. La scienza è essenzialmente inquieta e inva– dente, provoca ie controversie, riapre problemi che si credevano risolti, .no~ ammette limiti all'indagine, non riconosce diritti al disopra dei __ propri. Non si può limitare la sua parte in questo mondo ; essa è tutto o niente. Con limiti che non siano la natura delle cose o 1

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