L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945

PER LA SCUOLA D'UNA LIBERA ITALIA 101 trovò i lettori italiani chini sui romanzi e i libri russi e l'attuale sui libri e sui romanzi americani. Quanti conservano l'abitudine di lèggere infatti, e primi ·tra essi i giovani, sono istintivamente attratti dalla vita e dai probler_ni che essa di volta in volta pone : nel pas– sato fu un piegarsi pensoso sulle condizioni che il popolo russo do– veva riscattare con le stragi di una rivoluzione; ora s'è diffuso l'in- • teresse per i problemi che il rapido sviluppo della vita americana pone per la sua organizzazione e per il suo assetto sociale, e se tale interesse s' è fatto piu attivo è perché quei problemi - un senso piu sociale della ricchezza e però 'una sua piu equa distribuzione - ~ non sono· soltanto del popolo america~o, anche se in ess.o il portentoso sviluppo delle industrie li fa maggiormente sentire, ma di tutti i popoli che altro non chiedono che di vivere e 1avorare in un mondo non pure pacificato ma sopratutto piu giusto, in un mondo cioè che non rechi in sé le premesse di· ulteriori conflitti. E in questo senso può fin da ora avanzarsi il facile pronostico che nessuna santa, al– leanza potrà proteggere la pace, che si acquista a prezzo di tanto sangue e di tante rovine, se essa non sarà illuminata dalla luce fe. conda. e risanatrice della giustizia. Per ricondurre la scuola al flusso della vita e della cultura non bastano, come è ovvio, i provved._i_!Ilenti, del resto transitori, che sono stati fin qui presi; non basta cioè cancellare dai programmi o strap– pare dai libri di testo tutto ciò che sa di fasèismo ; occorre rin– novare i programmi stessi, rifondarla con spirito diverso. Il rinnovamento della legge istitutiva della ;cuoia e, in fon- .zione di essa, il rinnovamento dei programmi, importa un grande esame di coscienza della vita italiana, il riscatto completo della men– talità fin qui dominante. La riforma che p:rese nome dal Gentile, ma che ·era scaturita dall' insegnamento crociano, fu il primo corag– gioso tentativo di romperla con il passato ; essa ,falli al suo scopo, ma le ragio.ni del, fallimento non bisogna ricercarle - a parte questa o quell'altra imperfezione di natura tecnjca· che soltanto l'esperienza avrebbe potuto correggere - nell'interno di essa, quanto nell'essersi innestata sul tro_nco ancor tenace e resist,ente del pedagogismo posi– tivistico e nell'atmosfera per _nulla propizia in cui avrebbe dovuto· maturare e dare i suoi frutti. Ora il rinnovamento in senso neo idea– listico o storicistico degli studi italiani, nonostante tal~ne resistenze Biblioteca Gino Bianco

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