L’Acropoli - anno I - n. 2 - febbraio 1945
94 STEFANO BOTTARI ,, del carattere sociale della ricchezza con le avventure delle specula– zioni inèlustriali e commerciali. L' Italia che, con il moto rinascimentale, diede l' avvio al for– marsi della coscienza moderna e del moderno sentimento della li– bertà - quello che, spezzando il cerchio dell'universalismo eccle– siastico del Medioevo, prese corpo nella rivendicata pienezza della iniziativa individuale, onde sorsero- Sig~orie e Principati, e si sago• marono gli stessi stati moderni :- per l'estraniarsi della' Chiesa dalla strada maestra della stori;t avvenire (né si presentava per la sua so• pravvivenza una soluzione diversa), con il trasformarsi cioè del moto , rinascimentale, costretto ora nella ortodossia. drlla c9iesa mili.tante, da illuministico in reazionario, subisce, negli ostacoli frappostisi al formarsi di una salda coscienza storica e politica, il destino dei paesi rimasti nell' orbita retrograda dell' azione controriformistica. Dell' accennata mancanza di coscienza politica e della congiunta sensibi~ità morale o_ggifacciamo, nella situazione assurda che per ognuno di noi s'è venuta a creare, una assai amar·a e tragica espe– rienza, e che l' attuale disordine proceda dall' alto e non salga dal basso è_ cosa che chi ha occhi aperti sulla realtà non può tardare a riconoscere. Né giova invocare l'attenuante della precarietà della ·situazione se è vero che una forma mentis, al pari della piu intima . natura dell'uomo, trova la sua genuina .espressione non già nella normalità· dei rapporti ma proprio nei momenti eccezionali. Non vale -infatti fare il proprio dovere nei momenti in cui la coscienza mo- . raie è inerte o agisce dietro lo schermo d~lle convenienze, ma nei momenti in cuLessa deve farsi veramente vigile ed attiva per do– minare gli istinti piu bassi e disèriminare ciò che è onesto da ciò -che non lo è. La mentalità che condizionò il fascismo, e che il fascismo sor• resse nel ventennio dei suo domi_nio, per essere il prodotto di una lunga concrezione e sedimentazione stori~a, non può perta~to essere -sradicata da una semplice "legge,- questa può legittimamente puni.E'e !!oltanto i delitti e gli· _abusi dei suoj gerarchi -'--·ma con il mettere le nuove generazioni nella possibilità di riconquistare il_ senso dina• mico di quei valori per cui la civiltà italiana grandeggia veramente nei secoli. lntendiam0 riferirci alla civiltà dei Comuni, del · Rina• scimento e. del Risorgimento, alla civiltà cioè senza la quale né la Biblioteca Gino Bianco
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