L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945
80 IN CORSIVO dell'Alsazia e della Lorena, ben lungi dal salvaguardare il territorio tedesco di°ede origine a un insanabile conflitto con l'Europa occidentale. L'eccezione .invocata pel caso della Polonia e della Pruss~a Orientale ha il torto di restare sul piano esclusivamente diplomatico. Invece di valere come ecce– zione può trasformarsi in gravissimo precedente e scatenare ancora una volta le cupidigie dei nazionalismi. Tanto piu che si disegnano sempre piu chiaramente quelle che nel linguaggio diplomatico si chiamano ·le sfere d' influenzd, le quali ' ' · impli_cano anche nell'Europa stessa una minorazione antidemocratica del diritto dei popoli inclusi in queste sfere. Il pericolo diplomatico tipo Santa .Alleanz;a, di stati superiori e di stati "inferiori è perciò gravissimo. Un sentimento profondo di giustizia fra i popoli, che anima oggi quanti soffrono e combattono, può venire offeso dal costume diplomatico, che il maresciallo Stalin pare adottare. La coscienza democratica ha esigenze d'ordine superiore, che non debbon~ essere dimenticate: invoca dei Canning o addirittura dei Washington, non dei Metternich o dei Cèistlereagh. Un nuovo trattato di Vienna offenderebbe le forze morali che colla– borano alla vittoria. Le democrazie occidentali hanno esigenze piu delicate del rtuovo patriottismo russo. I PEGGIORI NEMICI sono gli apolitici, gli antipolitici, i blasés d'ogni genere che s'infastidiscono perché altri si dà attorno per far camminare la, cosa pubblica. Con pertinace acredine segnalano tutti gli sviamenti veri O supposti, tutti gli interessi, anch,; i leciti, per adagiarsi nella constatazione che noi siamo un paese putrido (quasi che in tale atteggiamento d'inerzia nel fango non fos– ser_oproprio essi un sintomo di putredine). 'La coltivazione intensiva dello scetti• .. ,cismo politico pare una manovra di quinta i;olonna. Gli scettici ;pianano la via a una' dittatura amministratrice del paese in fallimento. C'è da supporre che sotto sotto ~iano al servizio dei Carignano, perché il paese putrido possa essere amministrato con gli emblemi regi da un potere autoritario, magari da una commissione militare alleata ( cfr. la nota intervista al Times). I Carigna,no in– fçitti si adatterebbero alla funzione parassitarid dei rajah indiani, o sarebbero disposti ( come kanno manifestato con goffa furberia in una piu recente intervi– sta) ad accettare dopo la dittatura nera anche la rossa. Chi diffonde ii disgusto di tutto _rendepossibile il trangugiamento della dinastia e delle sue gloriè ne– gative, della dinastia che pensa a salvare da tanta rovina solo gli appannaggi. BibliotecaGino Bianco
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