L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945

66 DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA Forse la Francia potrà assumersi il còmpito di un'influenza. cementatrice· tra i progetti russi e quelli anglo-americani per prevenire un'altra esplosione da parte della Germania e per mantenere la pace in Europa. Probabilmente lo sforzo sarà appoggiato dal tradizionale interesse francese per gli stati dell'Eu– ropa centrale che vengono trascinati nell'orbita russa. (From the Krem,lin, in The New York Times Overseas Weekly, 3 dicembre 1944). Uguale interesse ha mostrato il generale De Gaulle P,er il sugger-iniento di un'associazione di stati ali' occidente come raggruppamento regionale entro un sistema di sicur-ezza generale, suggerimento che mirava, secondo l'opinione del tutto .ingiustificata di alcuni critici, a bilanciare l'influenza russa. (The Ti– mes, 9 dicembre 1944). Il preambolo del trattato franco-sovietico dichiara espressamente la concorde convinzione dei due governi che il mantenimento della pace nel futuro richie– derà la piu stretta collaborazione di tutte le Nazio,ni Unite e la loro (erma decisione di cooperare per la creazione di un sistema internazionale di sicu– rezza. Sembra perciò chiaro che non può sorgere divario né conflitto tra' il trat– tato franco-sovietico e la futura organizzazione della ,sicurezza mondiale, sulla . cui attuazione tutte le parti sono d'accordo. (The Times, 21 dicembre 1944). ' Dal discorso di C 0 hur~hill sappiamo che l' offensiva russa si è arrestata sulla Vistola perché il governo polacco e quello russo non si sono ancoril messi d'acc,,rdo sul regolamento delle frontiere .... La tragedia della guerra, che ora si chiama deportazione, continuerà anche nella pace. La guerra dunque sarà eterna. A tutto si pensa tranne alla libertà. Nella libertà si potranno risolvere tutti i problemi, quelli di nazionalità ed anche quelli economici. Alle formule della diplomazia ancien régime dei sedicenti stati democratici si opporrà la for– mula della democrazia italiana, della civiltà politica italiana radicalmente rico– struttrice: Libertà e.Federazione. (La Voce Repubblicana, 17 dicembre 1944). ~ . . ' Non ancora siamo alla fine di questo immane conflitto che già si agitano problemi territoriali, tali da far temere che, prima ancora di arrivare alla pace,. possano sòrgere motivi ed inizi di nuovi conflitti .... È chiaro che il popolo polacco dovrà essere esplicitamente interpellato prima di prendere una qual– si11sidecisione sulla sorte del suo territo,rio. E ciò sarebbe perfettamente coerente a quei principi della carta atlantica che Inghilterra e Stati Uniti hanno pr9clamato , ai mondo e che la Russia ha implicitamente riconosciuto negli accordi di Te– heran. ... Quell'accordo [tra le tre pq_tenze di proporzioni continentali) ... è subordinato 'al mutevole equilibrio stabilito fra il potere esercitato dal governo polacco di Londra ed il Comitato di Liberazione polacco che ha sede a Lublino. Quali conseguenze potrebbero derivare dalla rottura di quell'equilibrio sono adombrate dalle parole del signor Eden, là dove accenna al fatto che se tra Inghilterra e Russia non dovesse dopo questlj, guérra continuare l'. accordo, le prospettive di una pace europea sarebbero molto deboli .... Quando si sapranno qual,i rapporti agiranno tra popoli, allora si potrà parlare di questi e di altri BibliotecaGino Bianco

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