L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945
/ 'I . "" "'>· 62 DALLA STAMPA ,ITALIANA E STRANIERA coin~ide in tutto e per tutto con la sua personale volontà, (La Voce, 10 di– cembre 1944). ,· In astratto non vi 0 è dubbio che questa possibilità (di trovare un Presi- dente del Consiglio attorno al quale si realizzasse- l'unità di tutti i partiti del comitato di liberazione nazionale] esistesse. Ma di fatto, in concreto, dopo quindici giorni di dibattiti non si era trovata la soluzione; 1 e se si fossè conti– nuato, fo'rse sarebbero passati altri quindici giorni e piu senza una conclusione . ... Era 1; miglior via per rendere inevitabile 'il governo di tecnici' e la rot– tura.'del ç. L. N.... Le cause politiche (di questa impossibilità di fatto) si possono chiaramente individuare. La principale è che il paese non è stato ancora consultato in nessun modo. Esiste q-uindi una specie 'di pretesa 'parità' tra i partiti, che li paralizza re~iprocamente. Bisogna fare délle elezioni al piu presto, e allora tutto apparirà piu chiaro e andFà piu spedito. In 'secondo luogo; -è un fatto che il patto di unità d'azione tra i socialisti e noi non ha fun2lio– nato perfettamente nel corso di tutta la crisi, e ciò per ragioni det tutto og– gettive, non dipendenti dall11 volontà· né degli uni né degli altri . .:. Una terza causa, molto importante, è <,;henon siamo riusciti ancora a organizzare un ac- \ cordo politico tra il partito socialista e comunista da una parte e la democrazia cristiana dall'altra, cioè tra i tre partiti che hanno senza-dubbio una posizione prevalente come partiti delle masse lavoratrici della città e della campagna . ... Dopo questa offerta [di condividere piu da vicino la responsabilità della di– rezione dell'azione governativa] cadevano, concretamente, tutte le ragioni di una nostra as~ensione dal governo o di un nostro rifiuto a entrare in un governo presieduto dall'onorevole Bonomi. (Dalla intervista di Togliatti, L'Unità, 12 di– cembre 1944). L'onorevole Bonomi, senza prima interrogarmi nella mia qualità di pr 1 esi– ~ente del partito liberale,, oflèrse pubblicamente due posti di vicepresidente, l'uno al partito comunista e l'altro al democristiano, che defini: ~ partiti delle piu larghe correnti del popolo italiano ». Che io, appena appreso ciò dai:gior– nali, movessi viva protesta ali' onorevole Bo~omi, esprimendogli la mia mera– viglia che un uomo del suo discernimento e della sua cultura accettasse la formula di moda la quale differenzia i partiti non secondo le idee direH~ve ma secondo le. cosiddette masse (fantasiosamente calcolate e c/lpaci perciò di dare qualche sorpresa alla prova delle elezionÌ); e che gli dichiarassi la mia oppo– ,sizione ;· e cli~ egli mi promettesse(tli cprreggere l'~rrore; ,seno Cose che non racconterò nei particolari, perché,' raccontate senza necessità prendono facil– mente aria di· pettegolezzo. (Dalla lettera di Croce agli " amici del Partito Li– .berale ". ,.Risorgi~ento Liberale, 13 dicembre 1944). (Nel secondo ministero Bonomi) vi è stato un progressivo slittamento piu .a destra del partito libe'rale e della d,emocrazia cristiana. li partito liberale vanta un notevole· aumento delle sue f~rz'e poli,ti~he ; ed è probabile. Il guaio ~ che esso recluta, da giugno ad oggi, dei liberali -che non sono liberali, ma -· BibliotecaGinoBìançq ) I
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