L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945

CONSERVATORI E LIBERALI 53 ~risl!IC>, l' eserqito permanente, a pitrtire dai piu bassi fondi, dal poliziotto ; dal gendarme, i salire fino alle piu alte cariche dello stato. La società è veramente innovata, sono sparite le antiche ca– ste ; ma il clero, la burocrazia, il militarismo costituiscono l'arbitrio assoluto, le forze soverchianti. Sotto non c'è ~iente di orga~izzato, gli uomini .sono c_ome~tomi disgregati, tremanti o rassegnati indarno». ½:.__cl~ssicolte, di fronte alla monarchia restaurata sulla triplice base di clero, burocrazia, esercito, l!ssuns~ro l' atteggiamen.t o di cri-, tica liberale che con pensiero e azione disgregò il mondo della Resta~one. Ma, {L di_sgregamef!!o·avvenuto, si pose per i liberali trionfatori il grave :eroblema : progres;? ~ conserva~on~? L'8 luglio 1867 Francesco De Sanctis, in sede di discussione della liquidazione dell'asse ecclesiastico, pose nettamente il problema e ne diede la. soluzione. Egli mosse dalla constatazione che anche . ' il partito conservatore è partito liberale come il progressista che a ---~ •_, 1 · , 8 . ') ti ), ' V thl~',· ''·! rtgore di termini è il vero liberale ; ma !lna cosa fondamentale di - i ' 1 '· • 1 l ' • 'i ' , ,. • 1 , _ - . ' C L. l ~I ,c.t. s_!ing~e_il conservatore dal progressista : l'alleanza c~l, .9lero. Il par-' ' - - ~ - - ., -- '•• i '!l : , tito conservatore vuole che l' Italia sia, come Cavour promise al- , . 1 , ,, 1 •,i. t-H,~ - l'Europa, paese di ordine e di pace ; al di là di possibili creazioni~ . posticce, nori c'è altro garante dell'ordine e della pace che il clero con l' intatta' solidità dei suoi istituti. Alleiamoci quindi col clero, dissero alcuni liberali, e divennero conservatori. Qui il De S~nctis disse cose mirabili : dopo aver criticato la fimnula della libertà ~uota del laissez fairr:. e del laissez passer, ' questa formula com– IPerciale applicata ai piu cari interessi dell' anima nostra ', !salti! 1 1 ,;r. u1 .~rt 1 f.', il t, t! 1-. '11 L 1!1 libertà dei liberali che vuole invece raggiungere certi scopi sociali., , , 11 Il fi_ne soci~e precieuo per cui è nato il liberalismo _è la lotta al 11 ,: privìlegi_o e~lesiastico : « si può dire che ~ !la~cita del partito li-{ , ~ ., 1 r . r~,;11 1 ~ h~rale è contemporanea alla lotta di esso contro la libertà della '·· ', -. ,u - Chiesa », lotta che n'on cess; mai perché la Chiesa non cessa di opporsi, come corpo organizzato, allo stato moderno, fondato sull'in- dividualismo. Il programma del partito liberale - esclamò a un certo : • .'l,l L 11 ' ~ I ~unto con irruente foga - è la soppressione della .manomorta mo- ·, i , ,, .'., li\ t,; ( ' 1 1,rale, cioè 'la costituzione e l'organismo di corpi nati dalla li~era( .. I'!' f,ClU.' ,l, iij associazione ~ poi nel corso dei tempi a poco a poco costituiti in• 1 ' 1 ,}1< 1 modo permanente, e immobilizzati dove no!l può pen'etrare la luce dal di fuori, dove l'aria non si rinnova e si vizia e si guasta'. I BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy