L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945
I DUE DOPOGUERRA 49 l'azione politica. Ma se esso è posto dalla felicità della sua impostazione . , _ ,, · r · 1 d Il · · · l , '(f P. ?~.et<uwi1e,·a,o ,,H1, teorico-po 1tica a centro e a cns1 naz1ona e, !l. contemporaneamente _, -, ,,J,ww. J,{I; , . d l , l d' , l h , b . , , . 1· !t, lrnUMUl"J_-.;, " mmacc1ato a ·eneo o tra IZiona e e e mcom e ~u tutti 1 arhh po !·}'i/11!.,i,ltt 1 µ,ÌÌ,.~Ùtv.1Pt. tici realizzatori italiani : lo slittamento nel compromesso istituzionale. Veramente questo pericolo ipoteticamente minaccia anche il so– cialismo ed il comu~~smo, sicché,-tra l'attuale situazione politica e la d~mocrazia integrale si frappongono gli e-vanescenti spettri del ri- sorgere della monarchia socialista di giolittiana memoria, della mo- · . _ ·/· ~ eJ!o , Iù.a""taw•l· narchia comunista, e della monarchia ... repubblicana. Ma tale peril e ?H• ~- ; 1 ~a; /,1,ttw , , , , P.ù '/l· ~tl "l{t' iJ·T, J •a~~ colo è maggiormente reoccupante proprio er 11 Partito d !',z1one,fa~(i.P 1,-i. . .. ~a 'i7w,1,,., sia erché ha i recedenti cla~~i jel rimo Partito d'Azione, che•t:_:;tffeii''q:Pif""' ancor oggi vengono invocati dai monarchici come esempi probanti di~ un sistema politico che, a loro giudizio, non dovrebbe mai tramon- tare, s.ll! .__p.erché l'amai_ ama del artito otrebb' . .!~~!!? d_ifettoso e restarsi a manovre di disintegrazione. Tutto ,ciò, però, è detto in linea puramente ipotetica, perché allo stato dello sviluppo della situazione niente autorizza a credere nella ripetizione della storia. Anzi si può a priori dire che l'even-fla_lf'~!Dtff!J:::t/fr~ tualità è da escludersi, P.erché l'i otesi del com romesso tra conser{t'W-: i;.;r~!Awl~ ..,...i i,tl,< vazione e rivoluzione è sem ~possibile _quando la rima J_ a.!!Q,Q!a~vtieU~ IJ, 9 • f?rte e la seconda\p!>..!!2'ies~ ~v1:..rchiarla. Ma nel momento pre-~~a ~lJJ.o_ i{,i sente la conservà'zione è assai debole e non c' è cosa iu agevole/-4.:~:;; ~v*i~~ (Aµ, J,W al mondo che uella di defenestrare una dinastia che ha P-erdutoelv l,c/C,fM,i)oii I ìfl•a~,.) ,1rù una guerra e condotto ir pae~e al disastro. D'altronde la necessità i~ fit:Wta: JeP tuiJ"a1. del mutamento istituzionale s' im one al nostro aese non solo comeltwP/Ul ', , f- ,w. [f . lAO ~-e · - q~ui •di.iv • /-iW.w.i,, conseguenza della sconfitta, ma so ratutto come conse uenza di Ot·rtJj,c,, [ti f.,, i.utf Ul?J·.11<, ;Ìr,f; tant-'anni di vita unitaria e dello svolgimento dialetticò della riy9- luzione italiana, che ora si conclude, ponendo in sede strettamente politica l'esigenza della democrazia integrale. . /I Se il Partito d'A_zione, risorto dalle ceneri, dovess~ c_onc_luderefe )0 ~'Il, ~ff.tr, ,, ìND la sua nuova breve 1ornata con un altro com romesso -~stituz10~ale, <ut,u,1 ~ e ~lln,r,f, · allora non si tratterebbe soltanto di un fallimento di artito, .rrut <oli . , un fallimento nazionale, e l' Italia dovrebbe una volta, per sempre rinunziare ad av,ere regimi politici moderni. D' altra parte, in tal caso, il còmpito del giovane partito verrebbe certamente riscattato dalle altre formazioni di sinistra. Esso perderebbe le masse, poco dopo averle afferrate. BibliotecaGino Bianco
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