L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945

I 46 GUIDO DORSO rt,· ,i flw. 1 4,.., tifi¼, zion~_è conseguentemente riaJ:!par~?._ all'9.r~zo_f!.te, !!!_pjccola bor~~sia 11 11v i..v. Te. v ,1v11...i è ~i_ nuov.9 dive~uta una classe ,po)enzialmente riv.oluzionaria, e non . è possibile deter.,minare la direzione dei suoi futuri atteggiamenti poli- 2!• 1.UL~ i,c.l,; JJ,&!.l 1) 1 ~': ,tici. Cont~mporaneamente è aumentato il s~o potere di accrescimento, t<l f I , (Ml.I .i t' i,11 ./.i(u,J • • ~ • - , -· - • - , • . • • • w,w..'«.1 bu' wii 4 v,"'- e la cr~s1 e d1ve~uta drammatrna r,.e~. a classe_ df!I ~~ntagm1, da cui la massima },)arte dei piccoli borghesi proviene, ha notevolmente, sebbene temporanearriente, mi liorate le sue c9~~~n~ eC~f!Q..l!!!Che, gen.!<.randonuove f l!!.11gi di_proletari in corso d' imborghysirsj e re– legal}Sio la piccola b~rghesi.!! cla_ssiça agli ultimi_ g~dini_ della scala d.,; ~Q 'th' t<.lf.UltiJ · sociale. Q.~!a d_~arità di.fortuna s_rin~ <ii:_a i iccoli bo_!g_h~i_~s4..ie- ~ ò ,, fi,iic. 0 der!_ 12._n~~~ dello stato. Essi hanno sempre creduto di esserne , 11~ ~-ll 1,, u.biJ ~w· t.iJ"a~-padroni, e 1 da questa erron<ta _credenza nasce un disappunto ed una 1_ 1;' (j'ii.w-li(}lU) C4J,it w,.amarezza, che sono pericolosi. · ~ J, f•,utif ~ ~~H,q :. ~oiché 1~ s~to no_~_è..J.~.9on~izione di ristabi_!ire _l' ~quilibrio ~ r:u~?a~ 0 \ 0 1it;J.:, on un col o <l.~.~cch~tta _:11agica,c'è ericol~ che ~~io cl.~ E!.~coli 1 e:i-Q~l p ~rJ,11: tull,rborghesi tradizionali -~i ~si_~i pa_!titi che SOI}__O _al goverp-0, cr~!_ndo · /,tQT,,'t. la base psi~o]ogica ..P.~. s~l:1zI.?niche costituisconol'eterno sogno delle classi reazionarie. - (Ju., tio(;fiw ... 3 e.iJ.q h·tc.f., Ora, il _p.§[Q_J.!roblema d~a pkçola......LUL~i=s!.!ia~i.1,1ta!.!l!.!iall-n!!L.!! è fw(~.J,i ~• 1 • J. t,'~~ uello di risolvere la _sua pg_siz10ne economica e sociale attraverjì9 . fà /-1..-a ,ft'f, ò~ t,~~ l~to : panem et circenses. !,.9 sta!o n_on può !!ll_~ntare all' infi– •~ u;}~"' 0 Qt: 1 7t, ~!.,_p_ubbl. i.ci imp~ghi e 1~._§inecure, ed il rimedio dell'elefantiasi }tl.L<ia t a et'lufJiuto burocratica: e del~ creazione· di nuove scuole· medie ha una portata '-tf~f::oò:ì1 <A /, N< l.ot' l,IIIICQ.storicamente d terminata. Ad un certo punto c'è un limite oltre il quale non si può andare, se contemporaneamente non si reagisce, provocando l'espansione del processo di produzione. I) Ìavor~ dei cosidettLproletari intellettuali è utile e neèessario come ueHo dei lavoratori manuali, !!}a a condizione ·che sia in :r;a:eorto al ·-pr~es;o-di-f;;~d;;;i;;;:e. Perciò quarJo il loro-numero cresce a dismis;{a s[h_a disoc~_2p}1Zione, cioè crisi, né piu né meno di quando il numero dei proletari manuali è in eccedrnza sulle ri– chieste del processo di prodtÌzione. ~edere, quindi, a~e d~i_ roletari intell~ttuali attraverso rimedi strettamente politici, eon i l 1,4,~f €1.W l alt / :u.<1~_l'aumentodell'elefantiasi burocratica, si nifica soltanto creare st~– ~~J'ff" ;i 0 f·at~ va 1~ tu~e. arassitarie, ai dan~i della. coll.et~v~~- ~ uesta _ la ragione per ti.i ÌJ 1,.n • Lit} l•· "• ()qF ~ ~1 li problema della 1~cola borghe~~hana ~ mq~~rat~n~l l•iJ,.lw ... it.1.1ti i;fcù.i,w ò~ µ.. Tt lt.?f,qw. . . BibliotecaGinoBianco

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