L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945
{,i.UlÌ. WR •)UReti.o ~<fU-'4v~Uc.wJ). 32 GUIDO DORSO fuori le màsse sterminate, mute e minacciose, in procinto di preci– pitarsi sugli essenziali oliiettivi politici,. come. nel.1919. Ecco, dunque, la situazione del primo dopoguerra riprodotta nei ·suoi termini es– senziali, con. questa fondamentale variante : il crollo della monar– chia, e l' esperienza storica piu probante a favore delle opposizioni . istituzionali : la sconfitta militare. Da questo diagramma derivano le ulteriori conseguénze proprio sul piano, delle possibilità ,e delle speranze che ogni gruppo può ,le– .gittimamente vantare nel fqlto di una situazione che potrà essere ·ar~uffata per il. politico, ma che, invece, è abbàstanza lineare per il ·critico politico. I I artJi che oggi tengono il campo m Italia ~~i, J!!LSO· stanzialmente li a ru amenti sono ~o, come nel 1919, per quanto con le necessarie ed inevitabili variazioni prodotte dal fasci– , smo prima e dalla sconfitta militare poi. Questo non • è schematismo, ed il lettore se · ne convincerà non appena avrò precisata la mia classificazione. D' altra parte Jo sche– matismo è l'unico strumento che abbiamo, quando ci accingil!.mo ad esaminare una situazione non post factum ma in fieri, · e perciò non in sede strettamente storica, ma in sede di· critica politica. ({,((,i; e{,lilu,i~w l tazìie, tl ., Esaminiamo dunque i.gruppi, pre;-cindendo_ dalle ideolo~e, -~ - (c.a.J<AJ 9 dR fp~ }~eePo~riferendocisoltanto alF azione politica, che è quella che conta. Le le. dv l.W 6-lw &oPo c1 r,.: ideologie sono soltl!,nto delle insegne, ed abbondano nella storia par- /111.u. titi ad. etichetta conser_V'atr.ice cpe sono sostanzialmente rivoluzionari, e artiti rivoluzionari che sono sostanzialmente conservatm:i (i se– condi, però, assai piu numerosi dei primi). E poi in Italia è tradi– zione dei, gruppi conservatori e reazionari camuffarsi da liberali e .p.emocratici, e dei gruppi rivoluzionari far compromessi con la con– servazione e c~n la reaziime e continuare a chiamarsi rivoluzionari anche dopo il compromesso. Ciò spiega· la sostanziale rJtgione · del discredito che i partiti politici italiani godono presso le masse, le quali ignoranò che quest~ anomalie no~ sono altro eh~ conseguenze doll'ignoranzà politica del popolo italiano. Il che forse, generalizzando; conduce a ritenere che le masse hanno i partiti che si meritano. · . . . Comunque, la fondamentale classificazione. dei partiti italiani, J ' •• / f • . Biblioteca ~ino Bianco _I
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