L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945

20 FRANCESCO FLORA bero sorti neppure i cibi e le case degli uomini, neppure l'amore e la carità del genere' umano. Alla società non può spiacere che il lusso si crei : importa che non sia guadagnato con la miseria degli altri e avvalendosi del non compensato o anzi del frodato lavoro altrui : importa che il lusso non sia un insulto alla fame d'uomini che an- • ch'èssi, per via piu o men<J diretta, mediante il lavoro che fu Ioro– rubato, contribuirono a crearlo. E_ c' è da purificare l' idea della çomunità, inte'ndendola c9me , , l' insieme dei conviventi nello stat9 : che è quaJl.tO dire mtendere ,l ~ 1 - . • • • i,1. 'il h1voro nella sua varietà e pienezza, non già come •un semplice fatto manuale: idea di officina chè resiste nel)' espressione •' lavo– ratori dell'intelletto ' , contrapposti ai ' lavoratori del braccio·• : mito dell?operaio di cantiere, del minatore, d_el macchinista, quasi non lavorasse chi ha ideata l'officina, cl# ha ordinato il lavoro delle miniere che è indispensabile· alle officine e ai treni e ai transatlantici. Senza l'agio che permise lo studio di uomini ricchi o inclini a favorire le cori"dizioni perclié alcuni studiassero, l'umanità non sa– rebbe mai giunta a superare la schiavitu : neppure l' idea che oggi si dibe del socialismo ~arebbe mai sorta. L'operaio sa che il reddito mediante il quale fu consentita l'istruzione d'un medico è un bene so~iale anch'esso ; ed ègli ne gode quando, ammalato, ne·'ri ~b.ve le cure, corrispondendo una somma che non sar'ebbe certo bastata a. far di sé un medico. E sa anche riconoscere che alcuni ricchi si valsero della ricchezza per diventare pubblici amministratori a van- . taggio di tutto un popor~, per promuovere le forze orfiche del mondo, .. senza le iJU:ali mai .i proletari, e diciamo pure i loro capi, avreb– bero .concepito il diritto e il dove;e di elevarsi : soltanto la cultura di aristocrazia 'e borghesia poteva porre tutte le rivendicazioni delle classi minori o povere : le ' masse ' non avrebbero mai potuto averne l'ispirazione e Ja coscienza.' Dirò ancora: , se, perché sorgessern la C~pp~lla Sistina, le· gran~i bi~liot~"rJ,_ i grandi ~onu~e~ti, p~~ché avvemssero le scoperte dei coutmenh o ,si trovassero 1 modi di· ordmare a fini umani le forze del mondo, naturale, fu necessario che molti uomini vivess·ero fo disagio tra i nostri padri, noi benediciamo quel disagio, -come benediremo l~ nostre afflizioni se gioveranno aÌ1a,~t)cietà. ,Questa eguaglianza non chiede di livell~re l' intelligenzai la ca– _pa~ità, l'..Qperosità idventiva di ciascu~. ·cittadirw, qualità leg;t; alla l.,. BibliotecaGino Bianco . ,. '

RkJQdWJsaXNoZXIy