L’Acropoli - anno I - n. 1 - gennaio 1945

j • LIBERTÀ INDIVIDU.kLE ED' 1 ECONOMIA COL1tETTIV,A y 1 I ' 17 ogni_ proaotto creato dal làvoro umlmo, affinché. il dominio di uria proprietà privata non diventi una tirannia cqntro i non abbienti, e . . - I ' t' \ tolga loro di fatto o· notevolmente riduca le· libertà costituzionali o ' politiche iri cui vuol attuarsi la tecnica della libertà sociale, pèr ga- · rentire la libertà dello spirito. , Non· d_ev'ess_ere piu 'consentito che la soçietà sia _divis~ i11 __ pa- droni e servi : e se alcuno non possa dare alla sociètà altro con·– t;ibuto che quello del piu umile lavoro manual~, l'uorµo dev 1 essere i~ lui rispettato e non avvilho, sicché egli senta la sua dignità 1 umana in qualsiasi ufficio. E ciò deve avvenire èssenzialmente per un fatto educati~o, ma sarà praticamente in atto .quando_ ciascuno, di fronte alla comunità dello stato, si senta o meglio si sappia partecipe per diritto al patrimo~Ìo comune e ~Ila sua amministrazione, come alle assicurazioni e alla_ previdenza eh~ son dovute ai suo lavoro e alla sua esistenza: e nell'uso dei _beni comuni s' avvezzerà a vivère in quel sistema. di limiti per il quale la pr:opria soddisfazione econo- mica non sopprima o turbi o tomunque defraudi quella del prossimo. È possibile esser politicamente liberi, se non si è affrancati \ ' \ dalla sòhiav-itu economica,? (Mi vengono in mente, per an~logia," ..sebbene .si tratti· di diversa accezione verbale e morale, certe parole I che si leggono in una lettera di Ugo Foscolo a Ròger ·Wilbraham, scritta nel febbraio del 1823 : « L' uomo stretto da? debiti noµ ha neppure la libertà di. morire») .. l:'??mo econonii~ame~te n9I1_libe~·o, l' uomo assillato dal bisogno, che venga costretto a scegliere tra \ · I. 'il suo libero pensare e la fame minacciatagli da un padrone o dal– l'astratta volontà dello stat?,. può certamente diventare un eroe c4e pref~risce soccombere piuttosto che acced_ere alla prepotenza del yadrone o, per contrapposto, ,piu o meno disperato, accogliere il partito dei' v~olenti ; ma al cittadino non si può chiedere come azione quotidiana la necessità dell'eroismo (neppure all'eroe si può chiedere ogni giorno una prova sovrumana), soltanto per proteggere l'egoismo L '.lloh,o eG<l~io/h•~ 1 tutt'altro che eroico dei padroni. L'uomo a cui non sia assicuratah t ll f~f.f 1~. ho~ •i?. ile ; . ' d' . . . h l . ~ 1 ' a·, ~t '.I:? (), ct,q,, h. la ·contmu1ta 1 un m1mmo per vivere non a a Etena 1aco ta 1 !J esprimersi ed agire socialmente s~condo ~ sinc~rità e c;c;;a. Ignorian'io for~e che, in assoluto, l,a li~er_tà, r'espiro ste1so ·dello 1; f fu U~/P'<.« }uo spirito universale, non può essere concessa o negata, perché 1:uo°!0Tt-oh 1 hd(,, (chtM la trova in sé nelle situazioni concrete che ·il mondo gli offre, sia 1 11; A ) 1 '· -,, ir" , ' ' - • r • ~~" •4 I ~ i.t.l ft,t-1 4fz,. . BibliotecaGino Bianco ' .

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