battaglia nella autonomia civile e politica e nell'impegno per la trasformazione della società: questo fatto ha messo radicalmente in crisi l'interclassismo democristiano. Da queste considerazioni suIla situazione politica il Comitato Promotore dell'ACPOL ha tratto alcune conseguenze per quello che riguarda l'azione degli uomini e delle componenti che si sono riconosciute nel l'associazione. L'esistenza della controffensiva moderata, di una situazione di staticità negli equilibri politici, della crisi dell'interclassismo democristiano, non modifica ma anzi giustifica e conferma le motivazioni che portano alcune componenti sociali, sindacali, studentesche, che hanno partecipato alla fondazione dell'ACPOL - e che sono da tempo impegnate nell'assunzione di unà compiuta autonomia civile e politica e nella lotta per la trasformazione del sistema al di fuori di ogni ipotesi interclassista ....:a ricercare una aggregazione in un movimento politico di lavoratori che non si rifà ad esperienze politiche pre-esistenti e che concorra a creare le condizioni di una strategia di democrazia sociaIista. Tale processo è da considerare un passo importante per quella riaggregazione unitaria delle forze della sinistra che rimane nella comune strategia di tutte le componenti che hanno partecipato aIl' ACPO L, come l'obiettivo di fondo del proprio impegno politico. La realtà dello scontro politico in atto sottolinea che la funzione del P.S. I. è quella di interpretare la richiesta di spostamento a sinistra dell'asse politico del Paese, attraverso una netta contrapposizione alle componenti moderate e nel quadro di un comune impegno delle masse socialiste e cattoliche per la costruzione di una nuova strategia di democrazia sociaIista. Questa funzione trova nelle forze socialiste che sono state tra le fondatrici dell' ACPO L una necessaria componente dinamica al cui impegno politico è anche legata la compiuta realizzazione di questa esigenza. 11 Comitato Promotore dell'ACPOL, ritenendo che questi sbocchi politici sono maturati anche attraverso l'impegno di. elaborazione ed iniziativa politica del1' ACPOL e ctie essi esprimono linee operative diverse ed articolate, ma percorse da una comune strategia, valuta risolta positivamente l'esperienza dell' ACPOL. Nel I'ACP.J)L - che oggi conclude la sua esperienza - si sono confrontate utilmente proposte politiche, e uomini che le rappresentano: alcuni impegnati nel PSI ed altri no. La volonta di questi ultimi militanti di alcune componenti sociali, sindacali e studentesche di costituire superando i collateralismi di ogni tipo, un Biblioteca Gino Bianco Movimento Politico di lavoratori che realizzi completamente questo processo di autonomia politica, pone l'esigenza della creazione di una sede di incontro con lo scopo di realizzare un momento di dibattito e di iniziativa nell'ambito delle forze disponibili della sinistra italiana impegnate in un processo di democrazia socialista. (Roma 4 luglio 1910) Dopo lo scioglimentodell'ACPOL UNA DICHIARAZIONE DEI COMPAGNI FICHERA E TEMPESTINI I compagni Massimo Fichera e Francesco Tempestini, membri del Comitato promotore dell'ACPOL, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Allorché fu costituita l'ACPOL (Associazione di cultura politica) avevamo dato l'adesione al Comitato promotore assieme ad altri compagni socialisti, giudicando di estremo interesse una iniziativa volta a dare vita a un organismo dove - a livello appunto di cultura politica - .si svolgesse quel dibattito sulle nuove possibilita e le nuove prospettive della sinistra italiana di cui la fine del collateralismo delle ACLI con la DC segnava uno dei momenti piu interessanti. "L'attivita del l'Associazione si é poi nell1 pratica sempre piu spostata dal dibattito culturale (che non vuol dire dibattito astratto) cui noi pensavamo, a quello di una almeno tendenziale azione politica. Questo fatto ci aveva indotto in pratica a sospendere la nostra partecipazione attiva alla vita dell'Associazione, pur senza ricorrere a gesti formali di dimissione, in considerazione della serieta dell'impegno dei compagni, di diversa provenienza, che portavano avanti l'attivita dell'Associazione. "Lo sciogli mento de Il' ACPO L e la costituzione del Movimento Politico dei Lavoratori conferma in modo definitivo questo processo. Ma é chiaro che si tratta di un gesto che non può vederci in nessun modo coinvolti se non come spettatori: il luogo in cui svolgere un'azione politica "di classe internazionalista, laica, autonomistica", come dice la dichiarazione costitutiva del Movimento, per noi esiste da tempo ed è il nostro partito, il Partito Socialista Italiano. "E vorremmo aggiungere che oggi come non mai, pensiamo che questo nostro giudizio politico potrebbe e dovrebbe essere condiviso da quei militanti della sinistra che vogliono battersi concretamente contro i pericoli di involuzione e per un superamento degli equi.libri moderati nel nostro Paese". AVANTI! Giovedi'9 luglio 1970 5
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